Finisce pari il derby del Fondovalle

Anche nel campionato, quindi la distanza fra le due squadre "cugine" resta invariata.

Giambattista Scalvini (che la Caffarese l’aveva allenata nella stagione 2007 – 2008) non può schierare il meglio della sua rosa mentre dall’altra parte Fiorenzo Bonera si affida spesso e volentieri a Fabrizio Pezzarossi, che come suo solito lo ripaga consentendo ai verde oro bresciani di godersi il momentaneo vantaggio costruito dopo appena 6 minuti di partita.

Su Pezzarossi non ci sono dubbi.
Il ragazzo è e resta un riferimento “griffato“ dentro la pregiata orchestra Carlini & Bonera.
Poi il tecnico a metà ripresa lo metterà a riposo, ma forse solo perche il suo numero 11 aveva già dato il massimo.
Una conclusione quella di “pezza“ che per la squadra dei due paesi rischiava di compromettere gli esiti del derby del fondovalle.

Dall’altra parte a fare la differenza è il solito Handi Ben Abbdallah che prima (18’ pt) trova il gol del pareggio su una punizione alla Mario Corso e al 12’ della ripresa si ripropone di nuovo portando la sua squadra in vantaggio.
Sul calcio piazzato conclusione davvero bella da vedere e raccontare, col pallone che entrava in porta dietro la quale la presenza di pubblico “portoghese“ abbondava, come è d'uso in partite come queste.

A parte l'occasione del primo goal, il nord africano, che nelle sfide stracittadine ha già confermato si saperci destreggiare, andava effettivamente sottoposto a maggior controllo.
Oltre alle due segnature. infatti, il numero undici arancione qualche altro affondo se lo è permesso, tanto da mettere altre volte a rischio la porta difesa da Giovanni Facchi.

Il custode di porta di Pieve di Bono è quasi sempre ben posizionato e nella circostanza delle due segnature poco o niente poteva fare. Stessa cosa vale pure per Perotti che sulle sue "capitolazioni" proprio non ha responsabilità e neppure di che pentirsi.

«A noi la spartizione di punti ci sta anche bene. Uscire imbattuti dal campo di Cimego è pur sempre un motivo di soddisfazione» diceva a fine partita il “patron“ della Caffarese e gestore del noto locale VIII° Re.

La replica del collega di Cimego, Fabrizio Tamburini, è come suo solito misurata e pacata: «Il nostro obiettivo - ha detto l’imprenditore cimighese - era quello di non perdere, considerato che con la Caffarese mancavamo di qualche uomo di peso. L’intendimento nostro resta quello di una salvezza anticipata  che ci consentirebbe poi  di mettere in prima squadra anche qualche giovanissimo in modo poi da poterlo utilizzare la prossima stagione».

DOPO PARTITA

Gian Battista Scalvini, trainer del Castelcimego, ha qualcosa da ridire.
Lo fa con la sua sportività di sempre: «Forse un’espulsione dentro le file della controparte ci poteva anche stare e magari allora qualcosa sarebbe anche cambiato».
Il tecnico di Storo riconosce comunque che la Caffarese è pur sempre una bella squadra: «Direi che sul 2 a1 a nostro favore loro ci hanno pressato non di poco e il 2 a 2 finale ci sta».

Fiorenzo Bonera condivide quanto detto dal collega e considera il pari un risultato che rispecchia gioco e andamento della gara: «Forse l’espulsione a cui ha fatto riferimento Scalvini c’era, ma anche per noi un rigore su Beltrami mi sembrava piuttosto evidente.
Comunque nel calcio queste cose ci stanno e ci saranno ancora.

CASTELCIMEGO – CAFFARESE 2 a 2
CASTELCIMEGO. Facchi, Zontini, Pelizzari ( 36’st Galante), Bertini, Bazzoli, Radoani, Cimaroll ( 10’st Mussi), Romano ( 13’ st Issam Ben Abbdallah), Galliani, Graziotti,  Haidi Ben Abbdallah.  Allenatore Giambattista Scalvini.

CAFFARESE. Perotti, Armani, Brunori, Serioli, Festa, Fusi,. Fiori ( 10’ st Beltrami), Bolandini, Luzzani, Melzani, Pezzarossi( 26’ st Giovanelli).

ARBITRO Moser di Trento.

RETI. 6’ pt Pezzarossi e 18’ Haidi Ben Abbdallah;
12’ st Haidi Ben Abbdalah e 30’ Melzani.

NOTE. Ammoniti  Bertini, Radoani, Graziotti e Ben Abbdallah per il Cimego; Armani, Festa , Fusi, Fiori e Bolandini per la Caffarese.
Spettatori 100.

.in foto: squadre all'uscita dal campo; i due allenatori  scalvini e bonera; Graziotti Scalvini e Handi Ben Abbdallah; i due presidenti Tamburini e Carlini.

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