25 Gennaio 2013, 07.03
Bagolino Anfo Valsabbia Val del Chiese Storo
Lettere

A proprosito di 237 del Caffaro

Pubblichiamo volentieri la lettera di Michele Foglio, Ad di Maniva Spa, che mette in evidenza il disagio che stanno subendo la sua azienda e le altre di Bagoloino e delle vicine Giudicarie


Egregio Direttore,
 
le cronache di questi giorni stanno riportando all'attenzione dell'opinione pubblica le criticità croniche della Strada Provinciale 237 del Caffaro.
E' noto che da lunedì scorso la strada è interrotta all'altezza della Rocca d'Anfo sul Lago d'Idro a causa della caduta di una frana e dalla riunione avvenuta in Prefettura martedì mattina è emersa l'indicazione che la riapertura non potrà avvenire prima di sabato 2 febbraio: 12 giorni di chiusura totale!
 
Chi conosce la Valle Sabbia sa bene che questo tratto rappresenta l'unico collegamento viario con l'Alta Valle Sabbia (Bagolino e Ponte Caffaro) e il Basso Trentino: in questi giorni, ogni spostamento dei tanti lavoratori pendolari, ogni viaggio verso l'Istituto Polivalente di Idro degli studenti, ogni tentativo di raggiungere le nostre località sciistiche viene bloccato all'altezza di Anfo.
 
Va peraltro segnalata l'immediata attivazione degli Enti Locali che, coordinati dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, stanno cercando ove possibile di alleviare i gravi disagi: tra le varie iniziative, è stato attivato un servizio di trasferimento con battello via lago da Anfo a Ponte Caffaro, limitato ovviamente ai passeggeri.
 
Ma la motivazione che mi ha spinto a scrivere questa lettera deriva dal mio ruolo di rappresentanza della principale azienda industriale di Bagolino, la MANIVA SpA, azienda di imbottigliamento di acqua minerale che, come tutte le attività del nostro territorio, in questi giorni sta vivendo un disagio fortissimo e si sta ponendo un quesito di fondo che più avanti spiegherò.
Va ricordato che per chiunque voglia in questi giorni raggiungere Brescia e la pianura dall'Alta Valle Sabbia, l'unico percorso fattibile con i mezzi leggeri è quello che transita in Trentino per la Valle di Ledro e poi, raggiunta Riva del Garda, scende verso Brescia lungo la Gardesana Occidentale.
 
Per i mezzi pesanti invece l'alternativa è quella di raggiungere Trento e poi percorrere l'autostrada del Brennero.
Orbene, in questo periodo la nostra azienda consegna in media 15 autotreni al giorno di bottiglie e il giro da Trento comporta un incremento di ben 145 chilometri di percorrenza per recarsi a Brescia: moltiplicando questo differenziale per 15 autotreni per i 10 giorni lavorativi di presunto blocco stradale, raddoppiando quindi i chilometri totali a causa dell'ovvio ritorno in sede dei mezzi, si perviene alla cifra astronomica di 44.000 chilometri di maggiore percorrenza in soli 10 giorni!
 
E' ovvio che questa situazione sta portando in grave danno alla nostra azienda e a tutte le altre aziende del territorio, ma anche questi fatti negativi potrebbero essere meglio sopportati se intravedessimo da parte della Politica (quella con la "P" maiuscola: ma esiste ancora?) un'attenzione verso le aree deboli del territorio.
 
Fare impresa industriale in montagna è già in partenza un atto temerario: siamo disagiati, lontani dai servizi e dai flussi principali, i costi logistici (anche senza frane ...) penalizzano alquanto, il territorio è bellissimo ma aspro, le relazioni sull'esterno sono distanti.
Da diversi anni a questa parte, complici anche le ristrettezze finanziarie, l'attenzione delle Istituzioni Pubbliche di livello superiore verso la montagna si è quasi azzerata: notiamo pochissima considerazione verso le nostre specificità e debolezze.
Bagolino ha visto, dal dopoguerra ad oggi, quasi dimezzarsi la popolazione e la diaspora, anche se rallentata, è tuttora in corso.
 
Ecco perché le Istituzioni Pubbliche devono decidere se lasciarci andare verso un destino da "riserva indiana", oppure se si vuole mantenere un sufficiente presidio territoriale che permetta la gestione oculata del territorio, il perpetuarsi di significative tradizioni secolari (chi non conosce, ad esempio, il formaggio Bagoss o il nostro Carnevale che risale al 1.500?), insomma, mantenere vita e dignità a quelle genti che da secoli vivono sulle montagne.
 
Eventi naturali (anche se ampiamente prevedibili) come quello di questi giorni, spingono a pensare se non sia il caso di trasferire a valle, vicino alle autostrade, anche le nostre attività produttive che con tanta fatica e passione per le nostre radici abbiamo testardamente fatto crescere fra i nostri monti.

Termino con un esempio illuminante sulle dichiarate scarse volontà politiche: dopo che nei decenni scorsi, con molte fatiche e lungaggini, diversi tratti della nostra strada di fondovalle sono stati realizzati, da tempo la vicina Provincia di Trento ha messo a disposizione la bella somma di 40 milioni di euro per co-finanziare la prosecuzione della superstrada che oggi si ferma a Barghe: è ovvio l'interesse di Trento di agevolare il raggiungimento del basso Trentino e Madonna di Campiglio.
 
Viste le ristrettezze, la Provincia di Brescia ha pensato giustamente di puntare alla realizzazione del lotto più a monte, Vestone Nord - Idro la cui spesa, dato che il tratto è più corto rispetto a quello da Barghe a Vestone Sud, dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 milioni di euro.
 
Orbene, da tempo tutto è fermo poiché non si trovano le risorse per coprire il restante 20% di spesa e il rischio concreto è che la prossima giunta della Provincia di Trento possa prima o poi stornare questo finanziamento.
 
Ora mi chiedo: è questa la volontà politica delle Istituzioni Lombarde di salvaguardare e riconoscere i disagi delle popolazioni montane? Sprecare questa occasione irripetibile sarebbe delittuoso.
 
Chiedo scusa per lo sfogo accorato, ma anche la pazienza dei montanari ha un limite, anche il nostro tacere riservato non è infinito.

Cordialmente
Michele Foglio
Amministratore Delegato MANIVA SpA
 


Commenti:
ID27309 - 25/01/2013 07:53:13 - (pierdo53) - Come darle torto.

Esposizione perfetta, come darle torto. Spero solo che qualche ns. politico (scrivo appositamente con la p. minuscola), legga Vallesabbia news e possa RIFLETTERE.Complimenti per l'esposizione.

ID27310 - 25/01/2013 07:59:22 - (bob63) -

Ora e' cominciata la corsa all'oro ( elezioni politiche ) sicuramente piu' di un politico si rendera' baluardo nel risolvere i problemi della valle, in realta' da decenni lo stato in generale si e' praticamente dimenticato dei territori montani, vediamo esempi ovunque; decenni per la 45 bise chissa quanto per finire quanto iniziato, non dimentichiamoci che la valcamonica ha gli stessi problemi,le aziende montane pagano quanto un azienda a 2 passi da aeroporti, autostrade ecc. anni fa' veniva riconosciuto questo handicap tramite aiuti alle zone disagiate vedi " obbiettivo 5B " che pochi si ricorderanno data la distanza del provvedimento. La politica si e' allontanata da noi preferendo optare per lobby ben piu' ampie e potenti, dicono che non ci sono i soldi, io credo che dovrebbero spenderli meglio, non dimentichiamoci che in Italia esistono ancora 2.200 enti inutili riconosciuti, ogni giorno tramite trasmissioni " da ridere" ci ricordano sprechi incredibili fatti dalla politica.

ID27315 - 25/01/2013 09:47:47 - (Giacomino) - Come non condividere

le accorate parole dell' ad delle acque MANIVA? Resteranno ancora lettera morta?

ID27320 - 25/01/2013 11:56:34 - (maurizio) - si può dare un segnale preciso

Facciamolo insieme.... votiamo in modo diverso dal passato il 24-25 scegliamo persone della valle che non hanno scelto nella vita la carriera politica, ma che nel passato hanno dimostrato con i fatti come si valorizza il territorio della nostra valle. Facciamolo insieme

ID27323 - 25/01/2013 12:29:09 - (genpep) -

tutta la mia solidarietà a Acqua Maniva e a tutte le persone e le aziende che stanno subendo i costi e i disagi da questa situazione. fiducia nei nostri politichetti (minuscolo come sono minuscoli loro) NESSUNA!!!

ID27329 - 25/01/2013 13:10:50 - (alex) -

Ottima lettera sig. Foglio, ha tutta la mia comprensione e capsico la sua rabbia. Mi dispiace tantissimo per l'acuqa maniva, spero che la strada riapra al pi presto, e che QUALCUNO le risarcisca i danni!!!!!!!!!!!! Lei un uomo coraggioso e stimato da tutti i "montanari"!!!

ID27330 - 25/01/2013 13:11:30 - (alex) -

Ottima lettera sig. Foglio!!!!!!!!!!!!!!!1

ID27339 - 25/01/2013 14:32:25 - (Leretico) - Umiltà e arroganza

Signor Foglio, mi piace l'umiltà delle sue parole tanto quanto sono sicuro dell'arroganza con cui la classe politica risponde e risponderà alle esigenze concrete della gente. Se decideste di spostare l'azienda in luogo meno disagiato sarebbe un peccato ma non vi aspettate che la politica si abbassi a dare valore al vostro grido disperato. Loro ci sono solo quando c'è da prendere (voti o prebende) ma spariscono quando c'è da dare. Il problema della strada è un esempio chiarissimo di come sono gestite le cose. Una grande parata di gente che si muove a destra e a manca quando il guaio ormai è fatto. L'oscuro ma poco visibile lavoro di prevenzione, il vero lavoro di cui necessità una comunità, non viene svolto perché non porta risultati alla politica, la quale mira solo al breve periodo, al risultato immediato, soprattutto al risultato d'immagine. E chi paga siete voi, siamo noi. Elicotteri, arrampicatori, mega-sbarramenti non

ID27340 - 25/01/2013 14:46:49 - (Leretico) - continua

che aumentare la rabbia verso chi se ne è sempre fregato e ora butta fumo negli occhi facendo finta di darsi da fare. Possibile che, per opere che servono veramente, bisogna sputare sangue e rabbia mentre si sprecato miliardi per foraggiare enti inutili che ci mangiano anche il midollo? Sono convinto che questo sistema debba cambiare ma vista la capillarità degli interessi con cui la politica tiene in mano molta parte della società civile che ora si dice indignata, sarà difficile che il cambiamento avvenga. I soldi distribuiti per cose inutili consolidano il consenso di cui i politici si cibano. Ecco perché non si interessano di prevenire che le rocce cadano sulle strade, ma si bagnano la fronte di sudore per dimostrare che si danno da fare per risolvere il problema quando ormai è troppo tardi. Ecco perché non hanno interesse al completamento della strada: opere troppo a lungo termine per portare un vero vantaggio al politico di turno.

ID27341 - 25/01/2013 14:50:44 - (Leretico) - continua

Quindi cominci a progettare lo spostamento dell'azienda se vuole sopravvivere. Lo sviluppo delle attività che portano nel tempo ricchezza sul territorio non interessano alla politica. Troppo difficile per i politici pensare veramente al bene di una comunità che venga prima della propria rielezione.

ID27347 - 25/01/2013 16:34:09 - (Capitano) - Dice bene Leretico.

Non interessa se le attività portano ricchezza..devon portare voti!E' questa la logica! forse diverso sarebbe se l'azienda avesse 1500 operai.. I ns territori sono da anni un feudo della destra, che si conquista a prescindere dai proclami o dalle promesse. Forse ogni tanto si farebbe bene a cambiare.. "pro domo nostra"

ID27349 - 25/01/2013 17:18:19 - (bob63) -

O Capitano mio Capitano, cadere nella logica di dx e sx e'fuoriluogo, cosi facendo non facciamo che fare il loro gioco,fin dai tempi di Roma antica gia' sapevano che se vuoi controllare il popolo; dividilo e governerai per sempre, non e' un caso se abbiamo circa 200 simboli, svariati sindacati e innumerevoli categorie, in questo specifico caso la causa risiede nella continua retorica dei ruoli: demanio, provincia, regione e mettiamoci pure la comunita' montana e nel caso della stupenda Rocca d'Anfo c'e' pure lo zampino del ministero della difesa. Fin quando chi e' al governo e/o regione indipendentemente da chi sia, viene sempre e comunque bloccato dall'opposizione a qualunque costo, pur di dire che negli anni non sono state fatte varie cose. Non andremo mai da nessuna parte con questa logica ( andate a veder una seduta qualsiasi di un consiglio comunale ), troppo odio di colore e poco amore per i problemi reali.

ID27350 - 25/01/2013 17:38:05 - (sonia.c) - vai ad una riunione condominiale..

e vedrai come sono fatti i cittadini.. hai presente il film di fantozzi??..specchio della politica..anche un politico una volta era un cittadino...

ID27352 - 25/01/2013 18:36:30 - (Dru) - Che dire di più

nulla che le vostre parole non abbiano già espresso. allora metto tra virgolette una celebre definizione che dà Severino Emanuele per dare un senso al politico ( definizione che spero verrà pubblicata come aforisma da Ubaldo) : "San politico": «Che la politica sia inganno lo si sa da migliaia di anni: senz’altro da quando in Europa si è fatto avanti il cosiddetto “spirito critico”, cioè la filosofia. Il tiranno, antico o moderno, non dice di agire per il bene dei suoi sudditi, anche se crede e fa credere che essi andrebbero in rovina se lui non ci fosse. Il politico democratico del nostro tempo (il politico della democrazia “procedurale”), invece, lo dice: deve dire che i propri progetti hanno come scopo il bene della comunità (e che sono i più idonei a realizzarlo); altrimenti gli elettori non lo voterebbero. Se il suo scopo primario fosse effettivamente il “bene comune”

ID27353 - 25/01/2013 18:37:22 - (Dru) -

, nel senso che egli subordina e sacrifica al “bene comune” il vantaggio personale che egli potrebbe conseguire per il proprio maggior potere, allora egli sarebbe un santo».

ID27354 - 25/01/2013 18:47:05 - (carlob.) - ......grazie

.....da cittadino in primis ed imprenditore poi non mi resta che condividere e ringraziare il sig. Foglio x le belle parole che ha espresso nella sua. Io non sarei stato capace di non offendere qualcuno. Anche se un vaffa ci poteva anche stare...

ID27355 - 25/01/2013 18:54:37 - (Dru) - ma nelle parole di Foglio

traspare il coraggio e la determinazione che fanno di un montanaro imprenditore un bel personaggio ante litteram, "l'uomo nuovo" come lo furono Mario e Silla nella Roma repubblicana o come il Kirkegaard esistenzialista,qualcuno insomma che ha scommesso non incoscientemente ma coraggiosamente sul futuro della propria attività e che la soluzione del trasferimento sia una soluzione mai presa a cuor leggero perché un imprenditore e montanaro è fortemente legato alle sue genti e al suo territorio. Quello che sconcerta è che Hegel, uno dei filosofi più importanti della storia dell'uomo, ha torto quando, dal ritorno di una passeggiata dice di non preoccuparsi delle montagne in quanto ininfluenti sul corso della storia dell'uomo ma di osservare il lavorio a fondo valle poiché è dell'oggettivazione del mondo che l'uomo si deve interessare come trasformazione e presa di coscienza, non era mai stato dalle parti del lago d'Idro, altrimenti non

ID27361 - 25/01/2013 19:26:53 - (Dru) -

detto tali sciocchezze.

ID27362 - 25/01/2013 20:14:55 - (cardinale) - Igor Balasina

Schiettezza, corraggio, determinazione, umiltà e tono da chi il lavoro, anche quello fisico, sa cos'è veramente... Questo pare trasparire dalle parole del dott. Foglio... purtroppo non è così per tutti altrimenti questa lettera non ci sarebbe stata... e i problemi sarebbero già risolti... La vostra tempra si lascerà alle spalle anche questo... lo meritate...

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