28 Gennaio 2013, 07.00
Bagolino Anfo Valsabbia
Viabilità

Soluzione temporanea

di Ubaldo Vallini

I 150 metri quadrati di rete d'acciaio inchiodata allo sperone roccioso della Batteria Tirolo, una soluzione tampone. Ben altro serve per la messa in sicurezza di tutta l'area

 
E' stata riapertae alle 6 e 30 di questa mattina la 237 del Caffaro.
La decisione è stata presa ieri al termine di un sopralluogo durante il quale è stato fatto il punto sull'avanzamento dei lavori di messa in sicurezza dello sperone roccioso che da sopra la Batteria Tirolo lunedì scorso aveva vomitato sassi sulla strada e nel lago.
 
Per l'occasione sono saliti fin lassù il funzionario del Servizio manutenzione strade Pietro Bondoni, il geologo Claudio Colombi che è poi stato incaricato di stendere una dettagliata relazione geologica ed il Capo cantoniere Bruno Arrighini per la Provincia di Brescia; il presidente della Comunità montana Ermano Pasini col sindaco di Anfo Giampietro Mabellini e quello di Bagolino Gianluca Dagani; per la parte trentina Giorgio Butterini che è presidente del Bim del Chiese e anche sindaco di Condino, Vigilio Giovanelli sindaco di Storo ed il geologo Riccardo Campana.
Con loro anche due uomini del Corpo Forestale e il comandante della Polizia municipale Valle del Chiese Stefano Bertuzzi.
 
I responsabili della ditta Siscom di Arona impegnata nei lavori hanno assicurato che entro sera avrebbero concluso i lavori e gli amministratori non hanno perso tempo nell'organizzare la riapertura dell'arteria: questa mattina gli operai della provincia rimuoveranno le barriere new jersey ed il flusso di auto e di mezzi pesanti potrà riprendere, sotto l'occhio attento di un "servizio di guardiania" che rimarrà attivo h24, presumibilmente fino a venerdì, finalizzato anche a prevenire atti vandalici.
 
Il servizio sarà coordinato dalla Comunità montana di Valle Sabbia che si avvarrà di personale volontario valsabbino della Protezione civile e del supporto trentino della Polizia municipale Valle del Chiese e dei Vigili del Fuoco.
Gli uomini verranno posizionati agli estremi del tratto interessato all'evento franoso e in corrispondenza del punto dove i massi lunedì scorso sono rotolati a valle.
 
Quando si sono incontrati, i sindaci di Anfo e Storo hanno avuto modo di riattizzare la polemica che li ha visti protagonisti nei due giorni precedenti.
La buona notizia della riapertura imminente della strada, non è riuscita a smorzare del tutto i toni aspri che l'hanno contraddistinta.
Insomma si sono mandati "a quel paese": ognuno a quello dell'altro, ovviamente.
 
I due amministratori avranno ad ogni modo la possibilità di intendersi meglio, visto che il problema della messa in sicurezza dell'intero versante della Rocca d'Anfo non è certo risolto con la posa di questi 150 metri quadrati di rete d'acciaio.
Tanto più che i trentini hanno manifestato la disponibilità a contribuire anche in solido per una soluzione definitiva, pur di essere certi che una strada per loro tanto importante come quella non venga mai più bloccata per un tempo così lungo.
 
«Senza l'inerzia manifestata dal Provveditorato alle Opere pubbliche avremmo potuto riaprire la strada ancora giovedì - ha detto ieri l'assessore ai Lavori pubblici della Provincia di Brescia Maria Teresa Vivaldini -, risparmiando un bel poì di disagi ai cittadini e di perdita di risorse alle aziende».
 
Con la riapertura della 237 del Caffaro e la fine dell'emergenza viene meno anche l'esigenza del trasporto pubblico col battello fra i porti di Anfo e Ponte Caffaro.
Lo Scirocco questa mattina effettuerà le prime due corse previste in orario e anche altre se sarà necessario, poi però tornerà al suo letargo.
 
L'intera settimana di isolamento ha stressato non poco i bagossi ed i trentini, aziende e cittadini comuni, alle prese con enormi difficoltà di trasporto delle merci e di approvvigionamento.
Al Gaver, le piste mai così a posto sono rimaste pressoché deserte, con gran rammarico da parte degli operatori turistici.
 
Problema contrario quello vissuto da centinaia di appassionati al Maniva, dove la provinciale che sale da Collio, dopo il bar Pineta quindi per circa quattro chilometri, è rimasta bloccata per ore, impedendo a tantissime persone di raggiungere i campi da sci.
 
 
In foto:
- il momento della chiusura della 237 del Caffaro
- code sulla Provinciale fra Collio e il Maniva

 


Commenti:
ID27491 - 28/01/2013 08:56:00 - (Lib) - Questa poi

Quindi il Sindaco di Anfo litiga con quelli Trentini. Il Sindaco di Anfo ha già litigato con quelli di lavenone e Bagolino La protezione civile di Anfo era alla trasmissione di Rai tre ( chi li ha visti) Bhe a questo punto mi chiedo a cosa serve il Comune di Anfo. Non è forse meglio inserirlo con il Comune di Idro? Comune unico e risparmio di risorse con sicura miglior gestione anche del bene pubblico. Tra cui la Rocca d Anfo. Ma direi che può benissimo essere chiamata LA ROCCA. Inserire anche il nome del territorio non rende bene l idea di cosa possa essere. Ps STRADA NUOVAMWNTE APERTA .... Grazie a chi in un modo o in un altro ha contribuito a risolvere il problema. Buona giornata a tutti

ID27492 - 28/01/2013 10:02:30 - (alex) -

MA E' VERO CHE L'HANNO RICHIUSA?

ID27507 - 28/01/2013 12:07:31 - (Denis66) - !!!!!!!!!!!!!!

Informarsi prima di dare aria alle corde vocali.....i trentini farebbero bene a guardarsi in casa loro che ne hanno abbastanza....specialmente STORO

ID27517 - 28/01/2013 12:44:14 - (fox66) -

comunque beh alle 9,30 dai tormini a sabbio i cartelli erano ancora a bordo strada ... con il divieto di transito ttra anfo e ponte caffaro causa frana... che aspettavano a toglierli? qui si vede come siano svelti.... nelle procedure.. se alle 7 era aperta alle 7,01 minuti i cartelli dovevano essere rimossi,,, invece alle 9,30 erano ancora a mettere in disagio chi doveva salire verso la valle del caffaro e chiese ... capite? saluti atutti...

ID27535 - 28/01/2013 14:03:02 - (genpep) -

secondo me gli unici vandali che si sono visti in zona rocca sono stati i tecnici e i politici che lautamente manteniamo con le nostre tasse! grazie a tutti i volontari che gratuitamente si sono prestati e continuano a prestarsi per risolvere ciò che i ladroni riccamente pagati non fanno.

ID27540 - 28/01/2013 14:53:53 - (Capitano) - Si è quindi aperta..

.. la caccia al capro espiatorio. Vediamo: Provveditorato delle Opere pubbliche, Sindaco di Anfo, .. Altri? Venghino signori, venghino.. :D

ID27541 - 28/01/2013 14:54:11 - (zanzaradellago) - Non è tutto oro quel che luccica

Concordo con denis66, forse Lib dovrebbe informarsi meglio sulla situazione trentina e anche di quella di Storo...non è tutto oro quel che luccica!

ID27546 - 28/01/2013 15:59:04 - (Lib) - X zanzara

Non mi interessa di quello che fa il sindaco di Storo nel suo comune .. A me interessa poco. Interessa quello che fa il mio Sindaco o sindaco della Vallesabbia .. Anche xche la frana e avvenuta nel comune di Anfo ma quelli di Anfo non li ho ne visti girare e soprattutto neppure sentiti .. A parte litigare con i vicini ...

ID27547 - 28/01/2013 16:04:43 - (ric) - spiega meglio.

spiega meglio.chi deve dare aria alle corde vocali? Per cspire meglio cosa intendi.....io dico la solita frase.CON I SOLDI DEL TRENTINO POTREMMO FARE ANCHE NOI I GENEROSI.Ricordiamo ai trentini che senza i soldi delle tasse lombarde sarebbero ancora a pascolare con le capre

ID27548 - 28/01/2013 16:25:48 - (zanzaradellago) - Per lib

Lib allora non vedi bene, consiglio visita oculistica!io l'ho visto sui giornali nelle foto della frana e a tarda notte mi è capitato di vederlo alla rotonda a deviare il traffico e a dare informazioni ai turisti presi alla sprovvista, forse questi sono i compiti di un sindaco, come quello di Anfo, che ha rinunciato all'indennità...allora lo vorrei io un sindaco così, nel mio paese! Ps:mi sembra che i tuoi amici di ciò non ti abbiano informato.

ID27552 - 28/01/2013 16:41:47 - (e_f) - cara zanzara

il sindaco di Anfo non doveva stare sui giornali, neppure sulla frana a tarda notte e tantomeno deviare il traffico alla rotonda!!!!! il sindaco doveva fare il suo mestiere, e cioè evitare la chiusura della strada causata da una frana che non è da lunedi scorso che esiste, ma da molto prima (vedi chiusura Rocca da 2 anni). Poi se ha rinunciato all'indennità non frega a nessuno..... scelta sua.

ID27558 - 28/01/2013 16:49:13 - (Aldo Vaglia) -

Gli amministratori hanno anche "responsabilita' oggettive" e sono ben evidenti.

ID27559 - 28/01/2013 16:55:11 - (Aldo Vaglia) -

Alla primaria responsabilita' del Sindaco, va aggiunta quella della Provincia e del Demanio, ma non a scarica barile.

ID27561 - 28/01/2013 17:27:06 - (zanzaradellago) - X e_f

Hai ragione non frega a nessuno se non percepisce compenso,ma visto che nei post precedenti si è scritto che non fa nulla,meglio che questo dolce far niente sia svolto gratuitamente,invece che lautamente compensato con le mie imposte...opinione di un povero insetto ignorante

ID27565 - 28/01/2013 18:36:33 - (pierdo53) - e i cittadini di Anfo???

Ma non vi sembra di mancare un pò di rispetto agli abitanti di Anfo, che comunque il loro Sindaco lo hanno regolarmente eletto e caso mai saranno loro che potranno deciderne le sorti (visto che comunque non mi sembra abbia commesso alcun reato). In democrazia dovrebbe essere cosi!!! o mi sbaglio. Mi sembra di capire che qui ci sia gente che addirittura vuole cancellare il nome di Anfo e della ROCCA D'ANFO dalla cartina geografica. Torniamo con i piedi per terra, sig. Lib, non c'è riuscito neppure Mussolini nel 1928, non credo ci riuscirà Lei

ID27566 - 28/01/2013 19:08:17 - (Lib) - Hahahhahah

Mussolini ... Pierdo53 ... Leggere i post nel modo giusto senza secondi finì. Non sai chi sono ma ad Anfo io ci vivo quindi ....!!!!! La Rocca quando era aperta qualcuno in un modo o in un altro un minimo di pulizia la faceva .. Da quando è stata chiusa ????? Sempre in peggio. Di sicuro non lo sai ma a non fare manutenzioni prima o poi qualcosa cede ... Infatti qualcosa è successo ... Io non sono in condizioni di togliere alcun nome l età poi non me lo consente ... Ma se non si da una mossa a chi non ha fatto nulla ad oggi ..... Il nuovo che avanza tempo fa sentivo di qualcuno e poi ... Pure l assessore esterno che della Rocca era la sua seconda casa ora invece .... Buon lavoro e spero in una bella ripresa di coscienza Dell amministratori di Anfo che so bene xche li conosco ... Quando pizzicati si ricordano di esistere ...

ID27572 - 28/01/2013 20:16:20 - (pierdo53) - pierdo53

Ho vissuto anch'io per 30 anni ad Anfo, e ci vengo ancora abbastanza di frequente, pertanto sono informato sui fatti. Forse non lo sai, ma negli anni 28/30 il Governo guidato da Mussolini aveva accorpato molti comuni anche nel bresciano, ed Anfo non era tra questi, ecco il perchè della mia citazione.Posso anche essere d'accordo su un unico Comune che accorpi i paesi sul lago, ma la Rocca, per favore manteniamola con il suo nome: ROCCA D'ANFO. Grazie.

ID27575 - 28/01/2013 20:54:45 - (carlob.) - Siamo alle solite...

Se non si parla di politica si parla di campanilismo.....figuriamoci se siamo in grado di unirci in un unico comune del lago. I ledrensi son riusciti perche' sapevano che la loro forza era l'unione; per noi dal punto di vista economico non cambierebbe niente ma peggiorerebbero ulteriormente i rapporti tra le genti lacustri gia' messi alla prova dai lavori di messa in sicurezza..... Per quanto riguarda le responsabilita' alla fine sara' come al solito: nessuno ha sbagliato e tutti hanno fatto il loro dovere....e noi passiamo sempre x cogl.....oni.

ID27581 - 28/01/2013 21:49:56 - (Denis66) - scusate...

Ma chi ha lavorato e molto per riaprire la Rocca al Pubblico????Il demanio o meglio QUEL GRANDIOSO SINDACO DI ANFO!!!!Premetto che non sono di Anfo ma l'ho frequentato per parecchi anni e conosco i volontari che per la Rocca hanno messo ore e ore di lavoro,gratis,e forse mettendoci del propio

ID27584 - 28/01/2013 22:43:59 - (Denis66) - ERRORE

SINDACO DI STORO

ID27591 - 29/01/2013 02:44:36 - (marina bertanzetti) - bertanzetti

sono nata e vissuta ad anfo. forse si dovrebbe fare meno politica e pensare ad 1 paese che va a scomparire nella indiferenza di tutti

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