19 Gennaio 2020, 09.38
Bagolino
Tradizioni

Voci del carnevale, il saper fare del passato

di Marisa Viviani

Il gruppo "Voci del Carnevale", costituitosi alcuni anni fa per la tutela del Carnevale di Bagolino, ha organizzato quattro serate dedicate alla preparazione dei materiali utilizzati per la festa, che ancora oggi vengono confezionati artigianalmente dalle donne e dagli uomini per i màscär e i bälärì


Questa iniziativa intende far conoscere il multiforme retroterra culturale che sta alla base di una tradizione ormai famosa, ma di cui sono noti quasi esclusivamente gli aspetti esteriori, superficiali di un rito che è invece estremamente complesso perché affonda le sue radici in tempi antichissimi.

Le dimostrazioni previste nelle quattro serate sono destinate a tutti, residenti e visitatori, ma soprattutto alle nuove generazioni, che saranno depositarie e prosecutrici in futuro della grande tradizione del proprio carnevale.

La prima serata, dal titolo "Dèi galù enzö́" (Dalle cosce in giù), ha avuto come tema la confezione di cälsècc, sènte, mäsö́́le, che costituiscono il corredo del bälärì per coprire le gambe.

La serata era dedicata al lavoro delle donne, abilissime a lavorare a maglia, ricamare, tessere, cucire; la conoscenza dei materiali e delle tecniche esecutive dei lavori, tramandati da madre a figlia da tempi remoti, oltre ad una manualità esercitata fin dall'infanzia, fanno di queste signore e ragazze le custodi di preziosi saperi specifici e del più generale rito del carnevale, che si fonda anche sugli elementi fisici dei costumi, dei decori, dei simboli creati dal lavoro femminile.

Nel corso della serata si è potuto assistere ai vari lavori per la produzione dei cälsècc, le calze bianche in cotone, lavorate a maglia a quattro aghi, in elaboratissimi e complicati punti; delle cälsète, calze in lana rossa, con o senza piede, a maglia rasata o con complesse lavorazioni; delle sènte, nastri colorati tessuti a telaio con strisce orizzontali, o a mano con strisce oblique; delle mäsö́́le, i piccoli pom-pon di lana colorata applicati alle sènte per sostenere le calze dei bälärì.

A questo proposito si ringraziano le donne del gruppo delle Laorète, non solo per la loro collaborazione alla serata, ma anche per l'insegnamento di questi lavori manuali a bambine e ragazze.

L'introduzione alla serata è avvenuta con una relazione storica di Luca Ferremi sulla nascita del carnevale e su specifici elementi del carnevale di Bagolino riferibili a epoche e culture del passato, che ne confermano l'origine molto antica.

Il referente del gruppo promotore "Voci del Carnevale", Matteo Fusi, ha ringraziato il gruppo delle Laorète per la collaborazione, il Comune di Bagolino per la concessione della Sala Polifunzionale in cui si è svolta la manifestazione, la Pro Loco per il rinfresco offerto ai partecipanti, e il pubblico che ha assistito con vivo interesse.

L'impegno del gruppo "Voci del Carnevale" si colloca tra le iniziative intese non solo a trasmettere ai giovani i saperi e le competenze manuali che sottendono le varie attività e produzioni artigianali, ma a consolidare anche nei confronti dell'ambiente esterno l'immagine di una festa che è espressione della storia della comunità, e che va quindi vissuta con il dovuto rispetto.

Questa proposta si inserisce così nel quadro più ampio di iniziative e provvedimenti intesi a salvaguardare l'antico Carnevale di Bagolino dall'acuirsi di comportamenti estranei al modo locale di gestire la festa, causati da elementi esterni alla comunità, incapaci di apprezzarne la specificità e i valori.

Riportare il Carnevale di Bagolino
al suo giusto equilibrio di divertimento, musica e ballo, mangiate e bevute in compagnia, scambio di battute e scherzi, cantate e allegra conversazione, è divenuta da alcuni anni la parola d'ordine di una comunità che non tollera più la degenerazione della propria tradizione in una occasione per eccessi alcoolici da coma etilico, sballi, zuffe, disturbo della festa, oscenità varie e vandalismi.

L'interessante proposta del gruppo "Voci del Carnevale" contribuirà a definire il contesto storico-culturale entro cui la festa deve essere percepita dall'esterno e consolidata all'interno della comunità.

Le altre tre serate si svolgeranno sempre alle ore 20.45 presso la Sala Polifunzionale in via San Giorgio 5, nelle serate di Giovedì 23 Gennaio, Giovedì 30 Gennaio, Giovedì 6 Febbraio (vedi locandina). Da non perdere.

                                                                                                     
Nelle foto di Luciano Saia: Cälsècc, cälsète, sènte e mäsö́́le, i lavori della prima serata del "Sapere del passato" organizzata dal gruppo "Voci del Carnevale" (Bagolino, 16 gennaio 2020)







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