Tutte le cime benedette

Aveva già celebrato su tutte le montagne della Valle del Caffaro, mancava la più alta e rappresentativa, così anche la cima del Cornone di Blumone è stata raggiunta da don Paolo Morbio, parroco di Bagolino, per la celebrazione di una messa e la preghiera per la salute, la concordia, la pace.

Da tempo don Paolo ambiva salire fino alla cima del Blumone e deporre ai piedi della croce l'immagine della Madonna di San Luca con la preghiera che per tutto il tempo dell'isolamento per covid aveva accompagnato l'appuntamento serale via radio con i fedeli.

L'incontro con la cima, il cielo, lo spazio fino all'orizzonte più lontano, è avvenuto proprio nei giorni che aprono l'anno di attesa per le grandi Feste della Madonna di San Luca, che avverranno il 19 Settembre 2021, in occasione del 95° anniversario dell'incoronazione della sacra icona conservata nella Parrocchiale di San Giorgio a Bagolino.

«È stato un momento significativo ed emozionante per me e per i miei accompagnatori, i fratelli Gianantonio e Damiano Fusi che mi hanno guidato fino alla vetta. Abbiamo ricordato anche don Rutilio Nabacino e la sua passione per la montagna, che lo aveva portato su quella vetta fino all'età di 85 anni per celebrare la messa».

Nelle parole di don Paolo si coglie l'emozione per aver toccato il cielo delle alte quote e per aver portato in quel luogo estremo l'invocazione per il bene di tutti con la preghiera. Un canto ha poi concluso l'importante esperienza, ricordando in onore della Madonna di San Luca, dall'alto della montagna, che “dal Blumone al Pian d'Oneda siamo tutti figli suoi”.


In foto: don Paolo Morbio celebra la messa sulla vetta del Cornone di Blumone, accompagnato da Gianantonio e Damiano Fusi

In allegato: Lo spartito dell' "Inno alla Madonna di San Luca" scritto da don Ardiccio Dagani nel 1985

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