17 Aprile 2008, 00.00
Bagolino
Gaver

Sat: «Niente impianti per un anno»

di Ubaldo Vallini

Ormai č ufficiale: il prossimo inverno la Sat non intenzione di riaprire skilift e seggiovia al Gaver. Nessuno sta alle regole e la responsabilitŕ č troppa affermano. Forse č meglio cosě rispondono gli altri operatori.

“Gli impianti resteranno chiusi? E chi l’ha detto che questo finirebbe col decretare la debacle del Gaver come ambita meta per gli sport invernali? Anzi”. A parlare, fra il preoccupato e l’irritato, è Gianzeno Marca, presidente dell’Agenzia territoriale per il Turismo della Valle Sabbia nonché operatore turistico di fronte al Blumone.
Dice la sua sulla decisione da parte della Società Attrezzature Turistiche (Sat) di non riaprire gli impianti di risalita del Gaver, almeno per il prossimo inverno, calata come un fulmine a ciel sereno... insomma, un po’ di nuvoloni all’orizzonte c’erano, via.

“Abbiamo deciso per una pausa di riflessione - fanno sapere dalla Società -, poi vedremo”. Poco argomentate le motivazioni che hanno portato alla drastica decisione, difficile da comprendere fino in fondo, visto che non si tratta certo di problemi di tipo finanziario o di mancanza di “clienti” che nei giorni di apertura di Gaverland sono parsi sempre numerosi e soddisfatti.
“A fronte di consistenti investimenti non è che abbiamo guadagnato poi molto quest’anno – precisano in Sat -, certo non ci abbiamo perso”.

Ma allora perchè? “In fin dei conti chi rischia siamo noi: tempo, denaro e soprattutto responsabilità, mentre intorno ognuno fa quel che vuole e nessuno rispetta le regole con improprie invasioni di campo. Nomi? Non ne facciamo, però siamo convinti che ci vorrebbe davvero poco per andare d’accordo e sostenerci gli uni agli altri”.
Guarda caso quel “ci vorrebbe davvero poco...” è la stessa cosa che dicono anche gli altri.
L’impressione però è che il vaso delle recriminazioni reciproche fra la Sat ed in resto degli operatori turistici sia ormai colmo, e che sia arrivata la fatidica goccia, proprio mentre a Bagolino raccolgono le cicorie ed una copiosa e tardiva nevicata precipita indietro di un paio di mesi la stazione sciistica della Valle del Caffaro.

“Un Gaver senza funi a trainare sciatori? Potrebbe essere addirittura meglio, almeno la finiamo con questa farsa degli appassionati di ciaspole e di sci alpinismo che non rispettano le regole e che invadono le piste rovinandone la battitura” dice Gianzeno Marca e per comprendere tanto “trasporto” da parte sua c’è un precedente che va raccontato, almeno quello, uno dei tanti che hanno finito con l’avvelenare il clima al Gaver.
Facendo seguito all’idea, sostenuta dagli assessorati allo Sport e al Turismo della Provincia di realizzare un percorso per “scialpinisti” e “ciaspolatori” che sale verso il Cadino, Marca è fra coloro che si sono ingegnati infilando nella neve e appendendo agli alberi alcuni cartelli di segnalazione in compensato ed in plexiglas col preciso scopo di rendere questa “pista da salita” percorribile: “Non entrare nelle piste da sci” oppure “Canale pericoloso traccia Sx” e via di questo passo.
La “bravata” è stata segnalata a Carabinieri e Forestale e sono scattati gli accertamenti.

“E’ vero, non avevamo ancora avviato la richiesta alla Forestale e al Parco per avere il permesso – ammette Marca -. Ci è sembrato che fosse importante prima di tutto garantire la sicurezza di migliaia di persone che ogni inverno scelgono gli sport nella neve alternativi a quello della discesa su pista battuta”.
Migliaia? “Si, abbiamo calcolato che quest’inverno sono saliti al Gaver almeno 15 mila fra fondisti, cispolatori, scialpinisti ed appassionati di innumerevoli varianti di queste discipline – aggiunge lui -. Cominciando da questi numeri e lavorandoci su, ci vuole davvero poco a trasformare l’area in un vero e proprio paradiso per gli sport alternativi ed ecologicamente compatibili, e non solo quelli invernali beninteso. A questo punto se la Sat decide di chiudere definitivamente gli impianti si accomodi pure”.
Sono in molti a sperare che l’estate porti consiglio a chi è in grado di decidere delle sorti del Gaver.


Commenti:
ID45 - 17/04/2008 00:00:00 - (dusina110@libero.it) - alba scattorelli

Mi spiace moltissimo che la prossima stagione sciistica sia così a rischio. Gaver è un luogo che trovo stupendo in ogni stagione dell'anno e la neve gli conferisce un fascino particolare. Non so sciare, ma è uno sport che mi piace e rende viva e gioiosa l'atmosfera. Appena posso, ciaspolo e lo faccio nel pieno rispetto delle regole, per cui trovo estremamente utili le segnalazioni messe sul percorso. Alcune, poi, hanno un tono molto...familiare ( adesso viene il bello ...complimenti, ci siete quasi...): ci si sente fra amici. Mi amareggia vedere che, forse, la sicurezza viene dopo altre pratiche...Spero che tutti gli operatori facciano la loro parte, per non privare tanti appassionati di un sano e rinfrancante divertimento e mi auguro che sciatori e ciaspolatori rispettino sempre le regole, nella consapevolezza che la vita di Gaver (e non solo) dipende dal senso di responsabilità di ciascuno di noi.

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