Danni e arrabbiature

Giornata stupenda quella di ieri al Gaver, finalmente raggiungibile a partire dalle 17 di sabato. Fredda e pungente l’aria, surriscaldati gli animi. In particolare quelli degli operatori turistici che dopo aver contato i danni subiti dalle loro strutture, ieri pomeriggio si sono consultati decidendo di dare vita ad un consorzio.
“Alta valle del Caffaro”, lo chiameranno. Nascerà presto con l’intenzione di fare il diavolo a quattro, cominciando col chiedere risarcimenti per quello che è accaduto nelle due settimane precedenti

“Che chiuda la strada per il rischio di slavine è una cosa che in determinate condizioni può capitare, lo sappiamo, però bisogna che chi di dovere si dia da fare per risolvere in via definitiva il problema, e senza palleggiarselo troppo fra un assessorato e l’altro – affermano gli albergatori che sembrano aver dissotterrato l’ascia di guerra -. Altrimenti ce lo dicano chiaramente che ci hanno messo una pietra sopra al Gaver e non considerano più che da queste parti si possa continuare a fare del turismo invernale. Ce lo facciano sapere e noi molliamo”.

C’è il Blumon Break dei fratelli Marca, la Locanda Gaver con Maurizio, l’hotel Europa, il Campras, il bar “Al Ponte”, il negozio degli alimentari di Gianluca. I più intraprendenti sono saliti lo stesso nei giorni scorsi, con gli sci o le ciaspole e con il gasolio negli zaini, a far partire i generatori per salvare il grosso degli impianti.
Altri non hanno potuto o voluto farlo e hanno registrato danni enormi: chi pochi caloriferi spaccati dal ghiaccio, chi peggio.

Il Campras era conciato così male che la Sat ha rinunciato per questa domenica ad avviare la “giostra” Gaverland, nonostante i “gatti” avessero fatto le fusa a lungo preparando le piste.
“In tre ore hanno risolto il problema elettricità, sabato mattina, vuol dire che potevano darsi da fare prima invece che aspettare per tredici giorni”, una fra le tante recriminazioni.

E dalla Provincia? “In pochi mesi abbiamo speso in pulizia della strada più di quanto avevamo preventivato per due anni” dicono, lasciando intendere che i bilanci non permettono di andare oltre.
Dev’essere per quello che gli spazzaneve si sono fermati pochi metri dopo il Blumon Break, rinunciando ad aprire il varco verso le villette che sorgono nel bosco di lì in poi.
Oggi salirà lassù l’impresa Lombardi, col compito di risolvere a molti il problema della gran massa di neve sui tetti che ha cominciato a fare disastri.
Ce n’è più di tre metri ormai, anche se si è “impaccata” nel corso delle settimane.

Da un paio di giorni la notte va a –18... e la polemica infiammma.

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