06 Novembre 2018, 11.40
Bagolino
Maltempo

Bagolino si riprende, ma restano molti problemi

di Marisa Viviani

È cessata l'emergenza a Bagolino, ma restano pesanti problemi che potranno essere risolti in tempi medio-lunghi e con investimenti consistenti. Pericolo per i fili elettrici a terra


Si cominciano a definire i danni subiti dai privati, che nei giorni scorsi sono riusciti a raggiungere le proprietà in montagna per constatare le conseguenze del ciclone che ha investito la Valle del Caffaro. Risultano danneggiate varie cascine e malghe, come malga Mignolo completamente scoperchiata, anche con crolli di muri; danni alle cascine anche in località Colégnä. La zona di Istü´ non è tuttora raggiungibile con automezzi attraverso la strada consorziale, inagibile per crollo di alberi, e difficilmente percorribili sono anche i sentieri ostruiti da piante e rami caduti. La strada per il Maniva è interrotta a livello del Baràrd per smottamenti.

In paese non si sono verificati danni rilevanti; una casa in via Siano è interessata invece da un cedimento del terreno a livello del basamento, con rischio per la statica e di caduta materiale sulla sottostante strada di accesso al paese, che è in quel punto interrotta dalla posa di new jersey, ma comunque ancora ostruita dagli alberi caduti e solo in parte rimossi.

Come constatato immediatamente dopo il passaggio del ciclone, la zona più colpita è stata la località Cerreto, dove molte abetaie e boschi misti sono stati rasi al suolo o completamente capitozzati, conferendo al paesaggio un aspetto spettrale. Molto preoccupanti sono le condizioni della strada che da via Siano porta a Cerreto, dove si sono verificati vari cedimenti dei margini stradali, causati dalle piante estirpate dal vento fin dalla ceppaia, che ha lasciato buche nel terreno. La strada è percorribile con cautela anche dagli automezzi, ma dovrà essere messa in sicurezza, soprattutto in vista dell'inverno, che accentuerà lo sbriciolamento e il dilavamento del terreno con gli smottamenti conseguenti.

Pone anche una forte preoccupazione la condizione della strada che da Cerreto porta a Riccomassimo, tuttora chiusa all'altezza del Dos dèlä Pòrtolä; questa strada, che già in condizioni normali poneva problemi di sicurezza, presenta oggi solchi e buche causate dallo sradicamento delle piante e pericolo di smottamenti a monte e a valle, e non è percorribile. Con la chiusura di questa strada Bagolino perde una via accessoria importantissima per la Val Sabbia e per la Valle del Chiese in caso di emergenza viaria sulla strada principale, che collega il paese con San Antonio e la statale per Brescia e Trento.

Era già accaduto in passato che, essendo interrotta la provinciale per frane, il traffico veicolare venisse dirottato su questa strada stretta e priva di barriere efficaci nei numerosi punti esposti, con disagi e apprensioni nell'incrocio tra due o più mezzi, peggio se con il buio. È incontestabile che questa strada rappresenti una via di accesso al paese in caso di emergenza, ma proprio perché vitale per tutta la comunità dovrà essere posta al centro dell'attenzione delle amministrazioni coinvolte, di Bagolino e Storo, ma anche della Comunità Montana di Valle Sabbia e della Provincia di Brescia, perché i fondi per una sistemazione decente e soprattutto per la messa in sicurezza dovranno essere assolutamente reperiti.

Prescindendo da situazioni di eccezionalità, come nel caso dei giorni scorsi, che hanno investito tutta l'area e tutte le strade disponibili, la collocazione geografica di Bagolino impone la presenza almeno di due vie di comunicazione, per evitare l'isolamento del paese in situazioni di inagibilità della provinciale.

I danni provocati dal maltempo hanno interessato in modo particolare la rete elettrica; gli interventi per il ripristino della corrente sono stati tempestivi e oggi una ventina di generatori a gasolio garantiscono il mantenimento di un livello accettabile di servizio elettrico. La sistemazione definitiva della rete comporterà però tempi più lunghi, perché oltre ai tralicci spezzati e ai pali crollati, ci sono chilometri di fili elettrici a terra, aggrovigliati tra i rami degli alberi, che vanno recuperati e riportati nelle posizioni di sicurezza.

A questo proposito c'è un avviso emesso dai Vigili del Fuoco di Bagolino per avvertire la popolazione del pericolo rappresentato dai fili elettrici a terra; tali fili non vanno toccati, né tanto meno rotti, ad esempio nel corso di lavori di taglio con le motoseghe. Alleghiamo questo comunicato, che è già apparso in rete, ma è bene che l'attenzione su tale grave pericolo venga tenuta sempre viva.

L'emergenza dei giorni scorsi ha mobilitato la popolazione di Bagolino, che si è mossa a subito per sgomberare le strade, per tamponare i danni ai tetti, per garantire le attività quotidiane e i lavori; tutti i mezzi meccanici utili alla rimozione dei detriti e delle piante sono stati messi a disposizione e crediamo che la presenza nel paese di tante aziende agricole, e quindi di trattori, carri, pale, per non dire dello spirito montanaro e l'abitudine ad affrontare le difficoltà dell'ambiente, abbia consentito la tempestività degli interventi più urgenti e necessari.

Si ringraziano quindi tutti coloro che hanno lavorato per la comunità, sia la Protezione Civile, che ditte, privati e volontari. Un ringraziamento particolare ai Vigili del Fuoco di Bagolino, che sono intervenuti prontamente in una situazione di totale isolamento dalla centrale di Brescia, poiché i telefoni non funzionavano per comunicare e coordinarsi con gli altri distaccamenti e centri di soccorso; ma soprattutto non funzionavano i ponti-radio interni, fatto non nuovo, ma certamente grave in una situazione di estesa emergenza come quella verificatasi nei giorni scorsi.




Commenti:
ID78180 - 06/11/2018 16:55:52 - (MORETTI.1975) - Natura matrigna...

ma i Bagossi sono gente fantastica. Saprete riprendervi, ne sono certa ed io come tanti, saremo presto e ancora, ha godere del vostro splendido paese.

ID78187 - 07/11/2018 08:43:13 - (Giacomino) - Ogni volta che Bagolino

vede incombere il pericolo di rimanere isolato il pensiero corre alla opportunità di una galleria che dal ponte di Prada bypassi la strada nelle vicinanze dell'ossario del Montesuello. sarebbe la soluzione definitiva e neanche impossibile se pensiamo ai costi affrontati e da affrontare sulla attuale sp 669.

ID78201 - 07/11/2018 12:23:20 - (lomedane) -

E per fortuna che la luna era buona (non cattiva come qualcuno ha scritto )almeno il legname avrà un po di valore ,

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