Motori di una nuova identità valsabbina
di Cesare Fumana

Si tenutosi sabato mattina a Gavardo nell’ambito della fiera, il secondo convegno sulla cooperazione in Valle Sabbia, quest’anno incentrato su “Giovani e impresa sociale”.

«Gli storici potrebbero dire che nel primo decennio degli anni 2000, gli abitanti della Valle Sabbia si sono dati da fare per sfatare antichi giudizi espressi nel passato quali “Poco parlanti ma spesso arguti” e “D’incolto costume ma laboriosa tempra”».

Lo ha affermato Marcello Zane, citando i titoli di due sue pubblicazioni, al termine del secondo convegno sulla cooperazione valsabbina tenutosi sabato mattina a Gavardo nell’ambito della fiera, quest’anno incentrato su “Giovani e impresa sociale”.

L’incontro, infatti, ha messo in luce una vivace intraprendenza del mondo giovanile locale, impegnato sia nell’associazionismo sia nella cooperazione sociale, entrambi ambiti del cosiddetto “terzo settore”.

Il primo intervento ha riguardato appunto il “terzo settore” ed è servito per inquadrare, anche dal punto di vista normativo, l’impresa sociale. Il compito è stato affidato a Corinna Pavoni, direttore della Rsa Falck di Vobarno e presidente del neonato Forum del terzo settore in Valle Sabbia.

«L’impresa sociale – ha spiegato Pavoni – è la risposta venuta dal basso per far fronte alla crisi del stato sociale degli anni ’80. Il riconoscimento è avvenuto con una legge degli anni ’90 e solo nel 2006 un decreto legislativo ha precisato meglio i compiti». Possono essere imprese o cooperative sociali, tutte senza scopo di lucro, il cui compito è quello di offrire alla collettività servizi di qualità. Del terzo settore fanno parte, quindi, fondazioni (come le case di riposo), le cooperative sociali, a cui si aggiungono anche le associazioni di volontariato. Il Forum valsabbino ne conta circa 300 di queste realtà, con un incremento di circa un centinaio nell’ultimo decennio.

In rappresentanza delle associazioni sono stati chiamati a portare la loro testimonianza i rappresentanti di “ValleyBeat” e “La Siberia”. Barbara Spalenza, presidente di “ValleyBeat”, insieme a Simone Bazzani, ha presentata il sodalizio, uno degli ultimi sorti in valle, che ha come scopo quello di creare eventi per i ragazzi, per offrire loro occasioni di svago ma senza “sballo”, com’è stato il “Crazy Night Party” di Casto del mese scorso, che ha radunato circa 1500 fra ragazzi e giovani.
Nicola Quinzani, presidente de “La Siberia”, ha spiegato com’è nata l’associazione villanovese, quali sono state le prime attività intraprese e come ha trovato una sua identità come circolo cinematografico.

Sono poi intervenuti Silvia Scalfi educatrice della coop. Tempo Libero, e Luca Perna, vicepresidente di Cogess, socio fondatore di Area e presidente della coop. Sabbie Mobili, che hanno presentato la loro esperienza lavorativa nell’ambito della cooperazione sociale, sottolineando come queste realtà offrano valide opportunità per i giovani, con possibilità di assumere incarichi direzionali già in giovane età, rispetto ad altre realtà lavorative.

Il merito di questa vivacità va innanzitutto ai promotori delle varie iniziative, ma anche alla sensibilità delle amministrazioni locali che le valorizzano e ne sostengono le varie attività; non da ultima la Comunità montana di Valle Sabbia che in questi ultimi anni ha assunto un ruolo di coordinatore, creando anche un tavolo informale di incontro presso i Servizi Sociali, che permette la conoscenza reciproca e da cui spesso nascono collaborazioni fra le diverse realtà.



Tirando le fila, Zane ha evidenziato come in particolare le associazioni giovanili partano da una esigenza di un gruppi di ragazzi che si associano per rispondere a un loro bisogno e a un loro interesse comune, si aprano all’esterno e poi, grazie alle varie occasioni d’incontro, riescano a mettersi in rete. Non di secondaria importanza, come questo sia occasione di relazione fra le persone e fra le diverse generazioni.

Una ricchezza che contribuisce a definire una nuova identità locale, che ha radici nel territorio e che contribuisce al suo cambiamento.
0505Gavardoconvegnogiovani.jpg