Lotta all’evasione via web
Grazie all’uso di Internet, si rafforzano i controlli incrociati di Comuni e Agenzia delle Entrate per scovare i casi più eclatanti di frode fiscale. Da oggi gli evasori hanno un nuovo nemico da temere.

Povero in canna ma con lo yacht intestato? Sarà sempre più difficile. Da oggi, infatti, gli evasori hanno un nuovo nemico da temere: i Comuni. Parte infatti un sistema di segnalazione all’Amministrazione finanziaria che consentirà di mettere sotto controllo i casi più eclatanti.
Così, tra intrecci di dati (come fa Sogei) e un uso massiccio di Internet (sempre più implementato dall’Agenzia delle Entrate) si potenzia il grande-fratello anti evasione. Un fenomeno-monstre, quello dell’evasione che, secondo gli ultimi dati, ammonterebbe complessivamente a oltre 200 miliardi con una possibilità di recupero, per le casse dello Stato, di circa 80-90 miliardi. Più o meno l’intero pacchetto di aiuti promesso dal Governo agli italiani per far ripartire l’economia e uscire dalla crisi economica.

Rapporto diretto con il territorio
La lotta all’evasione è così da anni il pallino di ogni nuova Amministrazione e oggi, nel caso specifico, viene allargata anche ai Comuni, che più di altre amministrazioni hanno un rapporto diretto con il territorio. In quest’ottica, si iscrive il provvedimento varato ieri dall’Agenzia delle Entrate: viene assegnato ai Comuni un «potere segnaletico» che viaggia esclusivamente via web, con notevoli vantaggi in termini di tempi, sicurezza e costi.
Solo dopo un ulteriore vaglio dei dati, l’Ufficio delle Entrate potrà richiedere all’ente locale, che ha già trasmesso in via telematica la segnalazione, di inviare anche la documentazione cartacea. Qui parte la vera «trappola», l’incrocio dei dati: i Comuni, attraverso il canale telematico Siatel, avranno accesso, in modalità protetta e tracciata, ai dati dell’anagrafe tributaria che riguardano i contratti di somministrazione di luce, gas e acqua, quelli di locazione, i bonifici bancari e postali per ristrutturazioni edilizie e le informazioni sulle denunce di successione di immobili. Incrociando queste informazioni con quelle già in loro possesso, gli enti locali verificano la posizione contributiva del cittadino e segnalano alle Entrate gli eventuali elementi utili alla lotta all’evasione intercettati.

Scambio di informazioni
In questo scambio di informazioni i Comuni, tramite la procedura telematica, segnalano all’Amministrazione finanziaria i contribuenti con un’elevata capacità contributiva che adottano comportamenti potenzialmente evasivi, soprattutto nei settori immobiliare, del commercio, dell’edilizia e delle libere professioni. La sinergia Fisco-Comuni, inoltre, spiegano i tecnici delle Entrate, consente di individuare facilmente coloro che dichiarano residenze fittizie all’estero per motivi di convenienza fiscale o che, pur non risultando iscritti all’anagrafe residenti all’estero, usufruiscono di servizi comunali o beneficiano di riduzioni fiscali non spettanti.
L’Amministrazione fiscale punta così a tenere il fiato sul collo ai contribuenti non onesti e, per farlo, si affida sempre di più al web. È in quest’ottica che lavora la Sogei: attualmente vengono trasmesse al suo sistema oltre 30 diverse tipologie di comunicazioni: utenze (telefoniche, idriche, elettriche, gas), licenze e concessioni, albi professionali, contratti assicurativi, appalti pubblici. Nel 2008, Sogei ha organizzato oltre 20mila diverse trasmissioni telematiche pari a oltre 132milioni di comunicazioni.

Fonte: Giornale di Brescia
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