Domenica a Sabbio la festa dei Carabinieri
di c.f.

Sarŕ celebrata a Sabbio Chiese domenica prossima, 23 novembre, la solenne ricorrenza della «Virgo Fidelis», patrona dell’Arma dei Carabinieri, organizzata dalla sezione Valsabbina dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Sarà celebrata a Sabbio Chiese domenica prossima, 23 novembre, la solenne ricorrenza della «Virgo Fidelis», patrona dell’Arma dei Carabinieri, organizzata dalla sezione Valsabbina dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che ha giurisdizione sulla media e alta valle.

Il programma della manifestazione prevede il ritrovo alle 10 presso la caserma dei Carabinieri di Sabbio Chiese, recentemente restaurata. Dopo l’alzabandiera, con l’accompagnamento musicale della Filarmonica “Conca d’Oro”, partirà il corteo verso la chiesa parrocchiale dove nell’adiacente tensostruttura, a causa dei lavori post terremoto, don Giovanni Lamberti celebrerà la messa.
Seguirà la cerimonia di commemorazione, con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, il saluto del Sindaco di Sabbio Chiese Rinaldo Bollani, quello del Presidente della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini. Alla cerimonia presenzieranno i comandanti delle stazioni di Vestone, Sabbio Chiese, Idro e Bagolino, il comandante della Compagnia di Salò, capitano Pietro D’Imperio, e numerosi sindaci della valle.

Come detto, la caserma dei Carabinieri di Sabbio è stata oggetto di un recente intervento di restauro. Sono state riparate le scalinate di accesso agli uffici e agli alloggi, è stata posizionata una copertura in lamiera su parte dei muri perimetrali e sistemato lo spazio antistante gli uffici e l’accesso al giardino, con la formazione di un vialetto pedonale e il posizionamento di piastre in ghiaino.
Inoltre sono state ritinteggiate le pareti esterne, riverniciate le inferiate, le ringhiere e la nuova gronda in policarbonato e tubolare di ferro. Un intervento di 40mila euro, progettato e sostenuto dal comune di Sabbio Chiese, coperto in parte da un contributo della Comunità montana, eseguito sotto la supervisione del maresciallo Massimo Rosina, comandante della stazione, che vede operativi una decina di militi dell’Arma.
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