«Utili come le Comunità montane»
Lunedì prossimo a Idro si terrà un convegno nazionale promosso dalla Comunità montana di Valle Sabbia sul futuro degli enti montani. Sono annunciati nomi di spicco, fra cui i ministri Tremonti, Gelmini e Fitto.

I tagli agli sprechi negli enti pubblici non passano dalle Comunità Montane. Che rappresentano al contrario, un modello innovativo di sviluppo e gestione virtuosa del territorio, con uno stanziamento annuo a carico dello Stato pari a 140 milioni di euro, meno di quanto Alitalia perde in un giorno. Sono le premesse per la riflessione che parte dalla Valsabbia per estendersi a tutto il territorio nazionale sul futuro delle Comunità Montane con un convegno nazionale promosso a Idro il prossimo 22 settembre dalla Comunità della Valsabbia. Additati erroneamente come fonte di spreco di denaro pubblico, gli amministratori delle Comunità Montane non ci stanno e snocciolati dati ed esempi virtuosi dimostrano che i tagli andrebbero fatti altrove. «Abbiamo avuto recentemente anche un riconoscimento dal ministro per la Funzione Pubblica, Renato Brunetta - dice il presidente della Comunità montana Ermano Pasini - la nostra Comunità ha sviluppato un modello organizzativo che ci pone come uno dei più efficaci tra gli organismi territoriali d’Italia, dotato sin dall’inizio della sua esperienza del Piano di Sviluppo Socio Economico, aggiornato nel 2000, e che ha guidato le trasformazioni del territorio, soprattutto negli anni difficili della crisi delle grandi imprese siderurgiche».

«Inoltre - aggiunge Pasini - la Comunità ha sempre agito in modo coerente su più fronti sviluppando piani organizzativi innovativi e flessibili della propria struttura amministrativa e sviluppando una programmazione articolata con progetti e azioni precise, puntuali sul territorio con particolare attenzione ai comuni minori e alle componenti più deboli della popolazione. Ha inoltre dimostrato una forte capacità di attrazione di risorse esterne, mediante la cooperazione con una estesa rete di relazioni interistituzionali e private, partecipando a bandi di finanziamento, accordi di programma, tavoli di lavoro, convenzioni, e investendo risorse in società partecipate di importanza strategica per la infrastrutturazione del territorio e per la fornitura di servizi alla comunità e alle persone».

Il «modello» Valle Sabbia si concretizza nei risultati ottenuti sul territorio con una ricca e diversificata rete di progetti, fra i quali spiccano il polo catastale della Valle Sabbia Brescia Est, la realizzazione dell’Agenzia Territoriale per il Turismo, della rete di comunicazione a banda larga, del sistema integrato fra Lago d'Idro e fiume Chiese, della rete di servizi tecnici e amministrativi a favore dei Comuni. Particolarmente importante è stata infine la creazione della Secoval srl, dedicata alla gestione dei servizi comunali.
«E allora - si chiede Pasini - se le Comunità Montane con poche risorse a disposizione riescono a produrre efficaci risultati sul territorio, perché abolirle? E soprattutto quali sono le proposte alternative?».

Le Comunità Montane italiane temono drastici ridimensionamenti con ricadute gestionali, sulle amministrazioni delle aree di montagna a loro affidate fin dal 1971, con la prossima legge Finanziaria, nonché dalle prime bozze di accordo sul Federalismo fiscale.
In questo contesto si colloca il convegno nazionale che si aprirà all’aula magna dell’Istituto Polivalente Perlasca di Idro il prossimo 22 settembre. Faranno gli onori di casa il presidente della Comunità Montana della Valsabbia, Ermano Pasini, il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. L’istituto Il Poliedro di Milano presenterà i risultati di una ricerca sul «Governo del territorio» dal quale si evince che le Comunità Montane, non sono certo fonte di spreco. Interverranno poi, moderati dal giornalista Ferruccio Peroni, il presidente dell’Uncem Enrico Borghi, i ministri Raffaele Fitto e Giulio Tremonti, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, il sottosegretario Daniele Molgora, il senatore Guido Galperti, il presidente dell’Anci Lombardia, Lorenzo Guerini.

Paolo Venturini dal Giornale di Brescia
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