Avanti tutta con Palazzo Morani
di red.

Procedono a ritmo serrato a Prevalle i lavori a Palazzo Morani lesionato dal sisma del 2004. Nel frattempo il progetto di restauro č oggetto di uno studio e di una pubblicazione di respiro internazionale.

Procedono a ritmo serrato a Prevalle i lavori a Palazzo Morani lesionato dal sisma del 2004. Nel frattempo il progetto di restauro è oggetto di uno studio e di una pubblicazione di respiro internazionale.
Dopo il sisma del novembre 2004 oltre alle numerose chiese ed edifici sul lago e nella bassa Vallesabbia, anche il grande Palazzo sede municipale del comune di Prevalle aveva evidenziato gravi segni di un dissesto strutturale che segnalava l’esigenza inderogabile di porvi mano con un delicato - e costoso – intervento.

Le misurazioni accurate e le indagini approfondite con le più moderne tecniche dell’ingegneria strutturale a cura dell’architetto Ferdinando Butti e dell’ingegner Davide Zubbi avevano rilevato come le due facciate del voluminoso edificio prevallese si stavano “aprendo” verso l’esterno con grave pregiudizio per la solidità strutturale dell’intero edificio.
Il porticato dell’androne metteva in luce crepe vistose ed una straordinaria inclinazione delle colonne rispetto agli assi verticali. Grazie al contributo regionale che è stato stanziato e ad un grande sforzo per reperire le risorse necessarie anche al necessario completamento di un recupero anche di ulteriori spazi presso il prestigioso Palazzo, il complesso progetto ha preso avvio ed è ora giunto ad una fase cruciale per il consolidamento della struttura statica.

L’intervento prevede una spesa complessiva di circa un milione e mezzo di euro comprensivi di un finanziamento regionale di 460.000 euro per il risanamento strutturale e di un ulteriore contributo di circa 75.000 euro per la qualificazione del Palazzo.
“Nel complesso si tratta di un’operazione che consentirà a Palazzo Morani di ampliare le sue funzionalità a servizio del paese consentendo il recupero ad altre finalità di un immobile oggi destinato a sede di diversi gruppi di volontariato e della Banda Musicale” fanno sapere dal municipio.

La bella Sala Consigliare, perla del palazzo, è stata scoperchiata mettendo in luce i volti originari con la travatura lignea tenuta insieme da perni – pure di legno – che sono stati ritrovati inclinati e al limite del collasso. Segno di una tecnica costruttiva brillante ed efficace, ma anche di una serie di sollecitazioni (quella del 2004 è stata solo l’ultima della serie) davvero impressionante.
Per la realizzazione degli spazi che saranno destinati anche ad uso delle associazioni locali si è messo in moto anche un pool di esperti del Dipartimento di Ingegneria Strutturale del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia.

Già nel giugno del 2007 questi tecnici avevano pubblicato un resoconto dettagliato ad un convegno di ingegneria sismica a Pisa relativamente alle tecniche di analisi del danno sismico applicate alla muratura dell’edificio di Prevalle. Di recente, a cura del prof. Claudio Chesi, professore presso il Politecnico milanese, dopo la presentazione ad un Convegno internazionale a Reggio Calabria, è stato pubblicato uno studio sul modello introdotto per comprendere il comportamento dell’antica muratura fatta a volti e travetti di Palazzo Morani.
Un complesso sistema matematico che ha consentito di chiarire la natura degli sforzi sopportati dall’edificio monumentale, la cui costruzione risale alla metà del XVIII secolo, oltre che individuare le tecniche più adatte per porvi rimedio.
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