Ruolo dello psicologo
di Sabina Moro

Spesso c’è una mancanza di conoscenza in relazione al ruolo dello psicologo e alle figure ad esso associate. Vediamo insieme di cosa si occupa e quando possiamo rivolgerci ad uno psicologo


La professione di psicologo, a seguito della legge Lorenzin del 2018, è stata inserita nelle professioni sanitarie e, in linea con la definizione di salute definita dall’organizzazione mondiale della sanità, sostiene che “ la salute è uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale, non semplicemente assenza di malattie o infermità”.

Per diventare psicologo è necessario portare a compimento un percorso universitario che comprende tre anni, per il riconoscimento della laurea breve, più due anni per la laurea magistrale. Successivamente è indispensabile effettuare un tirocinio di 1000 ore, sotto la supervisione di un tutor, che permette di poter accedere all’esame di stato e, iscriversi all’albo A degli psicologi della propria regione.

Secondo la legge 56/89: “La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito".

Da come si evince quindi sono molteplici gli ambiti di intervento di uno psicologo che si basano sulla relazione con la persona, attraverso l’utilizzo della parola e dell’empatia, cercando di prevenire l’insorgenza di un disturbo, fare diagnosi con l’utilizzo di test specifici, supportare nei momenti di difficoltà e transizione, o migliore il benessere della persona. Lo psicologo può inoltre lavorare in ambito di formazione e di ricerca, con il fine di diffondere e ampliare le conoscenze in materia.

Quando rivolgerci quindi ad uno psicologo?
-    Eventi di vita traumatici: lutti, separazioni, trasferimenti.
-    Transizioni del ciclo di vita: infanzia, adolescenza, invecchiamento.
-    Benessere: stili di vita, alimentazione, dipendenze, motivazione.
-    Diagnosi
-    Educazione: sostegno alla genitorialità, interventi nelle scuole, sostegno alle insegnanti.
-    Lavoro: formazione, selezione del personale, analisi organizzativa.

Lo psicologo lavora sia in ambito privato che in ambito pubblico, in un’ottica multidisciplinare ovvero attraverso la creazione di una rete che permetta di rimanere in contatto con altre figure professionali (medici, psichiatri, dietologi, nutrizionisti, neuropsichiatri, logopedisti, ecc..).

Differenze con altre figure professionali

Lo psicoterapeuta, rispetto ad uno psicologo, ha proseguito il suo percorso di studi specializzandosi in psicoterapia, presso una scuola quadriennale riconosciuta. Lo psicoterapeuta ha quindi le stesse competenze di uno psicologo ma, in aggiunta, può lavorare, attraverso l’utilizzo di specifiche tecniche (cognitivo comportamentali, sistemico relazionali, psicoanalitiche..) per la ristrutturazione del funzionamento della persona.

Lo psichiatra è un medico, iscritto all’ordine dei medici, che può, in aggiunta ad uno psicologo, prescrivere famaci.

Il counselor ha effettuato un corso
o master in counselling e, prima del 2020 non era necessario fosse laureato in discipline umanistiche. Opera per migliorare il benessere della persona e interviene nel qui ed ora per migliorare la situazione attuale. Non è una professione sanitaria e non può fare diagnosi o somministrare test, a meno che sia anche psicologo.

Dott.ssa Sabina Moro
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sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia

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