Slitta la Cabina di regia
di Redazione

La riunione sul maxi depuratore, indetta in videoconferenza per oggi, è stata rimandata a martedì prossimo. Sindaci del Chiese e Comitati ambientalisti continuano a lottare per avere risposte concrete e per la valutazione di un progetto alternativo



La riunione della Cabina di regia del progetto del maxi depuratore del Garda, in programma per oggi, è stata rimandata a martedì prossimo, 22 settembre, “per sopraggiunti impegni – è stato comunicato - del direttore generale del Ministero dell’ambiente”.

Ancora qualche giorno di stand-by, dunque, prima della convocazione della videoconferenza aperta al ministero dell'Ambiente, alle Regioni Lombardia e Veneto, all'Ato Brescia e Verona e a Garda Ambiente, alla quale non è ancora chiaro se potranno partecipare anche gli amministratori dei Comuni dell'asta del Chiese e i Comitati ambientalisti.

Questi ultimi, nonostante la recente notizia del via libera del ministro Costa alla realizzazione del doppio impianto a Gavardo e Montichiari, continuano a lavorare imperterriti per ottenere risposte valide e la valutazione di un piano alternativo.

I sindaci del Chiese insistono per capire su quale base si afferma che il fiume è idoneo a recepire i reflui gardesani, quali misure saranno prese a contrasto delle riconosciute criticità e per sapere per quale motivo la corposa documentazione redatta dai Comuni coinvolti per sostenere le ragioni del “no” non sia stata presa in considerazione, visto l'impegno e le spese che ha comportato.

Nel frattempo all'elenco dei 40 Comuni contrari al progetto si sono aggiunti Bagnolo Mella, Isorella e Verolavecchia. “Tanta solidarietà – ha dichiarato al Giornale di Brescia il sindaco di Gavardo Davide Comaglio - potrebbe spingerci a richiedere la convocazione dell’assemblea dei sindaci di Ato, con una mozione che impegni a considerare per la depurazione del lago ipotesi diverse dall’attuale”.
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