Rilancio del centro storico
di Cesare Fumana

L’amministrazione comunale gavardese ha messo in campo un pacchetto di misure per riqualificare il centro del paese presentato nel corso di un’assemblea pubblica


«Le criticità che il centro storico si porta in dote da molti anni possono essere risolte solo con la fattiva collaborazione tra pubblico e privato».

È questa la convinzione del sindaco di Gavardo, Davide Comaglio, che nella serata di mercoledì scorso ha tenuto un’assemblea pubblica con gli abitanti e i commercianti del centro storico: la seconda, dopo un primo incontro organizzato ancora ad agosto.

«Abbiamo presentato le azioni concrete attivate dal 1° settembre – riferisce il primo cittadino – dedicate al decoro urbano, alla sicurezza e agli incentivi per le attività che da almeno 5 anni forniscono il loro servizio di vicinato alla popolazione. Previsti anche incentivi per chi dal 2021 aprirà una nuova attività nel centro storico».

All’incontro era presente anche
il nuovo comandante della Polizia Locale Fabio Vallini, che ha illustrato gli obiettivi di sicurezza stradale, giudiziaria e commerciale.

Il centro storico di Gavardo si estende su un’area che comprende tre piazze (De Medici, Marconi e Zanardelli), i vicoli e le strade a partire da via Quarena fino a via Molino e via Capoborgo. Da tempo anche qui il centro si è svuotato, ha perso tante attività e conta parecchi edifici e abitazioni sfitte. Ad oggi, in tutta l'area, si contano solo 711 residenti (399 stranieri) per meno di 300 famiglie, tre volte meno degli abitanti di Sopraponte e quattro volte meno di Soprazocco.

Il suo rilancio era un punto qualificante del programma elettorale di questa amministrazione, che ora ha presentato un pacchetto di azioni concrete, attivate a partire dall’inizio di settembre.

È stato attivato un servizio di pulizia dedicato solo al centro, dal lunedì al venerdì alle 7,30, e sempre da settembre anche la manutenzione del verde nelle aiuole e l’allestimento delle fioriere è gestita in autonomia rispetto al resto del paese.

A breve saranno stanziati i fondi per le attività aperte da più di 5 anni: la cifra per ora è indicativa, nell'ordine delle centinaia di euro, erogati alla cinquantina di botteghe interessate. Per le nuove aperture, invece, dal 2021 sono previste agevolazioni dal 50 al 100% (in base alle risorse disponibili e delle richieste) su Imu, Tari, imposta sulla pubblicità e sull'occupazione di suolo pubblico. Già definito invece il fondo (da 15mila euro) per il Natale: i soldi saranno messi a disposizione per gli arredi e per eventi.

Sul fronte della sicurezza urbana, dal prossimo anno inizierà il cambio dei corpi illuminanti con luci a led (attraversto il bando Smart city di Comunità montana) e arriveranno 24 nuove telecamere di sorveglianza, 3 portali per la lettura delle targhe e 2 rilevatori della qualità dell'aria.
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