Sostegno trentino all'economia lacustre
di val.

La giunta della Pat, su proposta del consigliere pentastellato Alex Marini, si è impegnata a trovare il modo di concertare con la Regione Lombardia la valorizzazione dell'Eridio



Sviluppo turistico del lago d’Idro? Il Trentino c’è ed è disposto ad attivare di concerto con la Lombardia una promozione di livello internazionale.
E’ quanto emerge dopo l’approvazione di un disegno di legge, proposta del consigliere trentino di minoranza Alex Marini (5S), concordata con l’assessore al Turismo Roberto Failoni.

Nei giorni scorsi, infatti, approvando tale proposta, il Consiglio provinciale di Trento ha impegnato la Giunta provinciale “a verificare modalità per sostenere e promuovere un progetto interregionale per la valorizzazione e la promozione turistica del lago d’Idro, attraverso forme di collaborazione tra le APT e i soggetti giuridici pubblici e privati operanti nei territori confinanti lombardi, incaricati istituzionalmente della promozione di tali territori”.

Fra le prospettive
c’è un più veloce completamento delle ciclabili valsabbine, che permetterebbe di collegare le Dolomiti del Brenta alla direttrice VenTo (Venezia-Torino), su cui il Governo nazionale ha investito notevoli risorse.

«Con la nostra proposta abbiamo ripercorso le vicende politiche ed amministrative dell’ultimo decennio per riassumere quanto era stato fatto principalmente in termini di pianificazione territoriale e di salvaguardia della risorsa idrica, per poi sottolineare le opportunità collegate alla mobilità sostenibile e al completamento della ciclabile del lago d’Idro» afferma Marini.

Che aggiunge: «Il boom del clicloturismo che si sta vivendo in questi ultimi anni dimostra che i territori che si dotano di strutture e servizi adeguati a soddisfare questo genere di segmento di mercato possono ottenere significativi benefici in termini di crescita economica, per di più proponendo un modello turistico meno invasivo e più “dolce” di quello basato sul modello di vacanza classico».

Si stima che ogni giorno di vacanza ciascun cicloturista
possa spendere una media di circa 75 euro sui territori che visita.
Tutto ciò con impatto ambientale minimo e non di rado approfondendo la conoscenza di territori lontani dalle rotte più tradizionali e commerciali del turismo nazionale.

Per ottimizzare la ricezione di questa tipologia di ospite servono però collegamenti interregionali di lungo raggio e senza interruzioni.
Sono queste infatti le peculiarità che permettono di attirare numeri importanti di cicloturisti e cogliere in misura piena i benefici della loro presenza.

«Siamo convinti che il progetto di valorizzazione e promozione turistica che la Giunta provinciale di Trento dovrà sostenere, oltre che dal completamento della rete ciclabile, passi anche dalla valorizzazione della risorsa idrica, quale componente fondamentale del paesaggio – aggiunge Marini -. Noi lavoreremo per fare in modo che gli impegni vengano realizzati, già a partire dai prossimi accordi di programma con la regione Lombardia per l’impiego dei prossimi stanziamenti per i comuni confinanti».


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