Luca ce l'ha fatta
di val.

Buone nuove dal Civile, dove domenica pomeriggio era stato ricoverato in elicottero e privo di conoscenza, il sub salvato in extremis dalle acque del lago d'Idro. Luca Pialorsi si è ripreso e sta bene



La Valle Sabbia intera ha tirato un sospiro di sollievo, ieri, alla notizia che erano in netto miglioramento le condizioni di Luca Pialorsi, il sub di 37 anni che nel pomeriggio di domenica si era trovato in difficoltà mentre si allenava immergendosi in apnea nelle acque dell’Eridio.

Luca, origini vestonesi e residenza sabbiense,
ha mostrato segni di ripresa già domenica sera, dopo il ricovero in condizioni disperate nel reparto di Rianimazione del Civile di Brescia dove era giunto in volo con l’eliambulanza partita per soccorrerlo da Verona.
Ieri mattina era ancora un po’ confuso e non ricordava cosa gli fosse successo, ma era decisamente fuori pericolo, anche se sono ovviamente in corso ulteriori accertamenti per evitare complicazioni.

Determinante, nel salvargli la vita, il pronto intervento di domenica pomeriggio da parte della fidanzata Marta, che teneva d’occhio l’obbligatoria boa segna-sub e non ha esitato a tuffarsi quando dalla riva si è accorta che il congiunto era in difficoltà.

E’ stata lei la prima a raggiungerlo nello specchio d’acqua antistante il Prato della Fame, località che si raggiunge camminando per alcune centinaia di metri oltre la frazione idrense di Vesta.
Lei a tenerlo fuori dall’acqua fino a quando sono intervenuti una coppia con un barchino, l’equipaggio del battello Idra in servizio di linea sul lago e gli esperti della Eridio Sub col loro motoscafo.

Sulla motonave i primi tentativi di rianimazione, proseguiti poi sulla spiaggia di Vesta dove sono intervenuti gli equipaggi dell’ambulanza e dell’auto infermierizzata da Vestone e medico con l’elicottero da Verona.

Si temeva per la vita del 37enne che nel frattempo non dava segni di ripresa.
A quel punto a quanti conoscono Luca e gli vogliono bene, non restava che confidare sulle sue indiscusse doti atletiche e sull’efficienza dei sanitari.
Per fortuna hanno avuto ragione.

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