Ricky
di Luca Rota

L’ultimo appuntamento con “la fantasia al comando” ci porta in direzione Cremona, dove con la figurina in questione salutiamo il vecchio regista, quello col dieci sulle spalle, per spostarci qualche metro più indietro tra faticatori, incursori, costruttori e distruttori di gioco


Si dice che i momenti da ricordare nel corso dell’intera carriera di un calciatore, siano tanti e molteplici; l’esordio in prima squadra, una promozione, le sconfitte brucianti, uno spareggio salvezza, un record di presenze, la prima fascia da capitano.

Riccardo Maspero è stato un numero dieci dotato di classe e visione di gioco, presenza fissa in A per un decennio abbondante, bandiera e faro del centrocampo grigiorosso, oggi allenatore del Giana Erminio.

So che potrà sembrare riduttivo, ma ho deciso di sintetizzarne la carriera in sole tre istantanee.

La prima ci porta a Wembley, stagione 92/93, dove con la sua Cremonese conquistò la Coppa Anglo-Italiana, roba di altri tempi e dal fascino insuperabile, battendo in finale il Derby County (3 a 1).

La seconda ha luogo a Genova, stadio Ferraris, stagione 94/95, al tempo della sua prima sortita lontano da Cremona. Nella vittoria blucerchiata del derby della Lanterna, la rete decisiva portò il suo nome.

Infine l’ultima, ma non per importanza, nel primo derby della Mole di inizio millennio, stagione 2000/01. Istantanea divisa però in due differenti attimi.

Il primo è la rete del pareggio granata nel rocambolesco 3 a 3, dopo che nel primo tempo i bianconeri conducevano per 3 a 0. Il secondo è la “scavata” sul dischetto operata a tempo quasi scaduto, seguita dal rigore calciato alle stelle da Marcelo Salas. Si dice che i tifosi torinisti lo ricordino maggiormente per questo episodio, che non per il gol del pareggio.

Perciò se i momenti da ricordare nel corso dell’intera carriera di un calciatore, sono tanti e molteplici, lo sono anche quelli impressi nelle menti degli appassionati di questo sport.

Motivo per cui esiste questa rubrica.
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