Una ciclopedonale per l'Eridio
di val.

Un tracciato sicuro per ciclisti e pedoni per girare attorno al lago. Un progetto ormai storico e futuristico insieme, che con gran fatica comincia a prendere corpo



Di pista ciclabile sul lago d’Idro, capace di congiungere le ottime realizzazioni trentine con le tracce già presenti nella media Valle Sabbia e poi in pianura, se ne parla da tempo.

«E da tempo ci stiamo anche lavorando, in un dialogo continuo coi Comuni lacustri di Idro, Anfo e Bagolino – afferma il presidente della Comunità montana Giovanmaria Flocchini -, ma anche con Regione Lombardia e col Trentino, perché certe opere abbisognano anche di risorse».

In dirittura d’arrivo, con un progetto appunto della Comunità montana di Valle Sabbia già finanziato da Regione Lombardia, ci sarebbe il tratto di circa sei chilometri fra Ponte Caffaro ed Anfo.

I lavori prenderanno il via
subito dopo la conclusione di quelli previsti sullo stesso tratto per la realizzazione del collettore fognario, che verrà realizzato da A2A e Ato con un investimento di 5 milioni di euro.
Altri 3 milioni serviranno per costruirci sopra la ciclopedonale e 2,5 di questi ce li metterà Regione Lombardia.

«La realizzazione delle due opere, collettore e ciclabile, viene rallentata da continui ricorsi di privati cittadini in merito ad alcuni espropri di terreno – afferma il sindaco di Anfo Umberto Bondoni -. Speriamo di riuscire a completarle entro il mandato (Bondoni è stato eletto nel 2016 ndr.), altrimenti toccherà a qualcun altro».

Il 2021, ci dicono in Comunità montana
, potrebbe essere l’anno buono almeno per cominciare.
Il disegno complessivo, resta quello di realizzare un’opera che permetta di girare in tutta sicurezza a piedi o in bici tutto attorno al lago.

A questo proposito c’è da segnalare l’opportunità persa negli anni scorsi, quando Anfo è stato unito a Idro dal collettore dei reflui e l’ipotesi che sembrava cosa fatta di farci sopra la ciclabile è naufragata: i terreni interessati infatti, per accordi pregressi, dopo gli scavi sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

Dall’altra parte del lago, dopo il tratto di ciclopedonale fatto realizzare dall’amministrazione comunale di Idro fra le frazioni Lemprato e Vantone, rimangono da raggiungere Vesta, ma anche da unire la più remota delle frazioni idrensi con Baitoni.

Qui ci sono da superare i sette chilometri e passa di “Corna delle Sasse”
, con parete a strapiombo, problemi tecnici a non finire e costi enormi da sostenere.
Un progetto quest’ultimo che sarebbe comunque “nelle corde” delle amministrazioni trentine, che negli anni più recenti sembra stiano guardando al lago d’Idro e al suo sviluppo in chiave turistica con un certo riguardo.

.in foto: i lavori di collettamento fra Anfo e Idro


200804Collettamento.jpg