Comuni di confine, «riparto dei fondi non equilibrato»
di Redazione

Quattro milioni a testa per quattro anni ai due Comuni di confine della Valtellina e solo 700mila euro ciascuno all'anno per gli undici Municipi bresciani, tra cui i valsabbini Bagolino e Idro. La polemica



L'annoso problema dei finanziamenti dei Comuni di confine con il Trentino torna a generare polemica.

Nelle ultime settimane, infatti, si è parlato molto del mancato rispetto delle promesse degli anni scorsi in merito al nuovo riparto quadriennale dei fondi, i cosiddetti “Odi”, per riequilibrare l'area bresciana e quella della Valtellina.

Questi i numeri: quattro milioni a testa all'anno per i prossimi quattro anni andranno ai due Comuni di confine valtellinesi, mentre solo 700mila euro a testa all'anno saranno destinati agli undici Comuni bresciani (i valsabbini Bagolino e Idro, Breno, Ceto, Cevo, Ponte di Legno e Saviore dell'Adamello, Limone, Magasa, Tremosine e Valvestino).

“Noi e la Valtellina siamo come due gemelli – afferma, come riporta il Giornale di Brescia, Mario Bezzi, dalignese leader dell’associazione “Comuni di confine” - quindi se c’è un riparto sulla Lombardia dovrebbe essere equilibrato tra noi e loro”.

Sono attualmente in via di stanziamento,
inoltre, i 500mila euro che ogni anno spettano ai Comuni di confine, con nuove modalità e criteri stabiliti dal comitato paritetico al fine di snellire la proceduta e permettere ai Comuni di ricevere i fondi in tempi rapidi.

Nella foto una veduta panoramica dell'abitato di Bagolino

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