Chitarra, violino e anche una viola per San Rocco in Musica
di Marisa Viviani

Strepitoso anche il concerto del Duo Piercarlo Sacco e Andrea Dieci andato in scena sabato a Bagolino, terzo appuntamento della rassegna estiva


Si può solo immaginare la suggestione del concerto del violinista Piercarlo Sacco e del chitarrista Andrea Dieci, tenuto nella Chiesa di San Rocco anziché nella Parrocchiale di San Giorgio. E così per i concerti precedenti e per il prossimo a venire della rassegna.

Sì, perché la struttura raccolta e l'acustica perfetta della Chiesa di San Rocco di Bagolino hanno il potere di esaltare il potenziale espressivo della musica, amplificandone il volume mentre ne ammorbidiscono i toni, conferendo potenza, morbidezza e calore al suono; un'ambientazione particolarmente adatta a gruppi corali e a formazioni strumentali di medie dimensioni, per strumenti a pizzico, a corda, ad arco, come i quartetti, o come nel nostro caso, un duo di violino e chitarra.

Per converso la grande Chiesa di San Giorgio, che ha ospitato per necessità sanitarie la rassegna in questo frangente epidemico, si presta splendidamente ad accogliere grandi formazioni orchestrali, concerti d'organo e gruppi corali numerosi, che colpiscono per la potenza del suono che la struttura absidale amplifica, facendo riecheggiare la grandissima navata; memorabili infatti alcune manifestazioni musicali con grandi gruppi strumentali e corali tenutesi presso questa chiesa, che per vastità è la terza nel bresciano dopo il Duomo di Brescia e il Duomo di Montichiari.

Comunque, pur se privo del caldo abbraccio di suono colore quiete, dentro cui ci si sente immersi nella Chiesa di San Rocco, il concerto del Duo Piercarlo Sacco e Andrea Dieci è stato strepitoso.

Avevamo già accennato in precedenza al notevole curriculum dei due musicisti, entrambi diplomati al Conservatorio di Musica di Milano, entrambi accreditati come strumentisti di livello internazionale, vincitori di prestigiosi premi e riconoscimenti; entrambi hanno suonato come solisti e in orchestre con famosi direttori, entrambi sono docenti in scuole di musica e conservatori.

E insieme hanno approfondito lo studio del nuevo tango del compositore argentino Astor Piazzolla, del quale, nel concerto di sabato scorso, hanno presentato undici brani, scelti tra i meno noti e da essi stessi arrangiati, compresi nel progetto musicale "La Calle 92", pubblicato in due CD per l'etichetta olandese Brilliant Classic di distribuzione mondiale.

Accanto a brani ispirati alla musica leggera e tradizionale, per film e teatro, il Duo ha proposto brani sperimentali, di nicchia, come Imàgines 676, Milonga en Re, e l'Histoire du Tango, una produzione per sale da concerto, divisa in quattro movimenti (Bordel 1900 – Cafè 1930 – Night Club 1960 – Concert d'aujourd 'hui) in cui Piazzolla inserisce tutti i linguaggi musicali, tradizionali, colti, contemporanei, come il jazz e la musica elettronica. E brani velati di malinconia, di introspezione intima, interpretati dalla viola, strumento più idoneo a sottolinearne la pacata atmosfera (Fièvre – Fiebre de Tango); brani di forte suggestione (La Calle 92), di energia travolgente (Fracanàpa).

Ascoltare questi brani, vedere i musicisti interpretarli con la passione che li aveva ispirati, ha consentito al pubblico di immergersi appieno nella magica dimensione della musica tanguera: uno spettacolo nello spettacolo che ha sprigionato tutto il fascino della tradizione, della terra che l'ha generata, della sua anima musicale.

Nel gioco musicale tra i due strumenti, si è potuto apprezzare la magnetica passionalità del violino, capace di furore e meditazione, ironia e sentimento, bilanciate dalla consapevole compostezza della chitarra, che sempre si astrae dalla seduzione incontenibile della vita esternata dalla dirompente energia del violino, riservandosi un ruolo di autonomia ed equilibrio, che contempla le cose del mondo e ne placa la passionalità, una volta soltanto trascinata nel flusso irresistibile della vita, e soltanto per affermare la sua capacità di controllo e ritrarsi ancora nella propria libertà interiore (Histoire de Tango, Concert d'aujourd'hui).

Un gioco musicale di altissimo livello tecnico ed emotivo per due grandi interpreti di un grande compositore. Un'occasione perduta per gli assenti.

Alla prossima, come si dice, domenica 16 agosto, con i "Pensieri Africani" di Dudu Kouaté e Guido Bombardieri.



Nelle foto di Luciano Saia: Il violinista Piercarlo Sacco e il chitarrista Andrea Dieci in concerto a Bagolino per la rassegna San Rocco in Musica (1 Agosto 2020)
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