I ragazzi del Cai Vestone salgono di quota
di Raffaele Vezzola

Per la seconda uscita estiva i gruppo dei ragazzi si è diretto in val Breguzzo, mentre l’Alpinismo giovanile al Passo del Frate e alla cima Uzza


Ore 7 di domenica 19 luglio: partenza per i due gruppi da Vestone verso la val Breguzzo, nel vicino Trentino, ragazzi e genitori sulle proprie auto guidati dagli accompagnatori.

Destinazione “tosta” per i ragazzi più grandi dell’Alpinismo giovanile: Passo del Frate e la cima Uzza, a 2768 metri di quota.

Il tempo stupendo e l’aria frizzante agevolano il passo sul sentiero che dalla malga d’Arnò sale verso la malga Magiasone, in mira alle candide rocce del passo, con il suo aguzzo monolite che ricorda un frate in preghiera.

Il canalino che porta al passo è sempre una sorpresa e rende unico il percorso, pare quasi di muoversi all’interno di una strettoia che penetra nel bianco calcare.

Un sorso d’acqua, la sorpresa delle stelle alpine e poi via sull’erta erbosa che porta alla cima Uzza, dalla quale, sporgendoci verso gli strapiombi nord, scorgiamo un branco di caprioli che corrono sulla pietraia sottostante. Meritato pranzo avvolti dalle nuvole che nel frattempo si sono addensate, precludendoci la visuale sulle cime circostanti.

Scendendo, ci fermiamo al passo e i nostri due Luca ci mostrano come si attrezza una discesa in corda doppia, l’uso della piastrina e dell’autobloccante. Fare ogni tanto un poco di ripasso tecnico è sempre buona cosa.

Per tornare alle macchine, percorriamo la variante che passa della malga gestita dai ragazzi del Mato Grosso e dalla bella cascata della Cravatta.
A consuntivo, anche oggi i metri di dislivello sono quasi 1300.

Puntuali alle 16, dopo la foto di rito saliamo in macchina verso la molesta coda di automobili dei turisti domenicali che tornano in pianura ma, negli occhi abbiamo ancora le bianche rocce del passo del Frate e il suono del vento sulla cima del monte Uzza.

I ragazzi del Cai Giovanile, anche loro in val Breguzzo hanno come destinazione l’altipiano del Redont. Giunti al BregPark proseguono diritti fino al ponte Pianone a quota 1230 m. dove lasciano le auto per imboccare la carrareccia che porta al rifugio Trivena ,1650 m, per poi fare l’ultimo balzo ai 1971 m della località Redont.

Sentiero molto bello, in mezzo a fioriture, con cascate gonfie di acqua, con un guado che inzuppa gli scarponi prima della pausa pranzo.

Due escursioni in una bella valle alpina, per fortuna ancora ricca di malghe e di animali domestici e selvaggi che la rendono viva e pulsante di energia.

Bravi tutti i ragazzi e gli accompagnatori volontari, sempre numerosi e presenti per il nostro progetto di Alpinismo Giovanile.

Alla prossima.

Raffaele
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