Anziani e disabili soli, l'appello: «Permettete ai parenti le visite»
di Redazione

Il gruppo “Connettere Salute” lancia un appello tramite lettera aperta indirizzata ai vertici della Regione Lombardia per chiedere l'immediata revisione della delibera di giunta che tuttora impedisce ai familiari di fare visita agli ospiti delle strutture


Più di 40 organizzazioni sanitarie e dei servizi,
del lavoro e della società civile hanno già sottoscritto una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Fontana e all'assessore al Welfare Gallera per chiedere la revisione della delibera di giunta (DGR 3226/2020) che, anche ora che l'emergenza coronavirus si è parzialmente ridimensionata, impedisce ai parenti di fare visita ad anziani e disabili nelle Rsa e nelle Rsd.

L'iniziativa è del gruppo “Connettere Salute”, che unitamente a tutti i firmatari chiede che i nuovi ospiti siano ammessi in struttura dopo due tamponi negativi e che la quarantena di 14 giorni sia fatta all’interno delle strutture e non a casa.

Si chiede inoltre che le visite dei familiari nelle residenze siano consentite da subito con le dovute misure preventive e che sia consentita l'uscita degli ospiti secondo i criteri di sicurezza individuati dal gestore.

La terza istanza dei firmatari è che venga garantito a ciascuna struttura residenziale il necessario sostegno economico, in modo che nessuna di queste si trovi nelle condizione di dichiarare fallimento, con conseguente svendita al mercato privato a causa delle minori entrate e dei maggiori oneri.

La lettera – appello agli amministratori regionali è stata redatta nella consapevolezza che i limiti imposti dalla delibera di giunta sono tuttora causa di gravi disagi per gli ospiti delle strutture e per le loro famiglie e mettono a rischio la sopravvivenza di alcune importanti realtà bresciane nell'ambito dei servizi socio sanitari.

Chi volesse sottoscrivere la lettera può farlo entro il 20 luglio su www.connetteresalute.it.
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