Cassa Rurale, i passi verso la fusione
di Cesare Fumana

Presentato l'assetto della nuova banca di credito cooperativo che nascerà con la fusione della Cassa Rurale Adamello nella Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella: nuova governance, un periodo di transizione di tre anni, cinque territori con altrettanti Gruppi Operativi Locali per gestire la mutualità



Entra nelle fasi finali il percorso operativo di fusione della Cassa Rurale Adamello nella Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Sono previste, infatti, il 16 luglio per Cr Adamello ed il giorno seguente, 17 luglio, per Cr GVP le due assemblee dei soci per dire sì alla fusione.

Come illustrato nella documentazione recentemente inviata ai soci, le assemblee si svolgeranno per il tramite del Rappresentante Designato, il notaio Raffaele Greco per Cr Adamello ed il notaio Luigi Zampaglione per Cr Giudicarie Valsabbia Paganella.

Fino al 12 luglio per Cassa Rurale Adamello e fino al 13 per La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella i soci potranno consegnare la delega e le proprie istruzioni di voto al Rappresentante Designato.

Per illustrare come si configurerà la nuova banca di credito cooperativo si è tenuta ieri una conferenza stampa a Tione, con i vertici dei due istituti: il presidente Andrea Armanini e il direttore generale Michele Pernisi Cr GVP e la presidente Fabrizia Caola e il direttore generale Marco Mariotti per la Cr Adamello.

La decisione della fusione arriva dopo un confronto serrato fra le due realtà e si pone l’obiettivo di «rafforzare la presenza sul territorio per il quale la nuova banca vuole essere promotrice di cambiamento e aggregando a fattor comune gli elementi strategici a vantaggio di tutti».

La nuova Cassa Rurale
La nuova Cassa Rurale (la nuova denominazione sarà “La Cassa Rurale – Credito Cooperativo – Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella”) conterà 17.167 soci, 254 dipendenti, 44 sportelli presenti su un territorio che si estende da Mezzolombardo e Madonna di Campiglio in Trentino, fino a Gavardo e Salò nel Bresciano, lungo un asse immaginario di 140 km. Secondo i dati di bilancio 2019, la raccolta ammonta a 2.111.208 euro (di cui 1.439.432 diretta e 671.776 indiretta); prestiti di bilancio per 1.053.435; crediti deteriorati in linea con la media della capogruppo).

Governance
Per quanto riguarda la governance, ci sarà un periodo di transizione di tre anni. Il primo Consiglio di amministrazione sarà composto da 11 consiglieri (5 da Cr GVP e 6 da Cr Adamello); il presidente sarà eletto fra i consiglieri dell’Adamello; il vice presidente vicario da GVP e un altro vicepresidente da Adamello.

Il direttore generale della nuova Cassa Rurale sarà Marco Mariotti e vicedirettore sarà Michele Pernisi.

Cinque Territori
L’area operativa della nuova banca sarà suddivisa in 5 Territori: Paganella-Giudicarie Esteriori, Rendena, Busa di Tione, Chiese Bagolino, Valsabbia.

Ogni socio sarà assegnato a un territorio. L’assegnazione ad un territorio determinerà la partecipazione alle assemblee territoriali nelle quali si indicheranno, a regime, i candidati alle cariche sociali che saranno votati nell’assemblea generale dai soci ed i componenti dei Gruppi Operativi Locali, (che saranno nominati dal Consiglio d’Amministrazione). In tal modo viene assicurata la rappresentanza di tutti i territori della zona operativa della nuova Cassa.

Dal 2023 il consiglio d’amministrazione sarà composto da 9 consiglieri: cinque in rappresentanza dei cinque territori (uno per ciascun territorio territorio), tre senza vincolo territoriale, più il presidente eletto direttamente dai soci. Il vicepresidente sarà eletto dal consiglio d’amministrazione fra gli amministratori di un territorio diverso da quello del presidente.

Mutualità e Gol
Per quanto riguarda la mutualità, l’essenza di una banca di credito cooperativo, sarà adottato il modello seguito finora dalla Cr Giudicarie Valsabbia Paganella. Per i primi 3 anni il territorio sarà suddiviso in 7 aree con 7 Gruppi Gol (Gruppi Operativi Locali). A regime diventeranno 5, come i territori per la Governance.

Nel merito, la nuova banca si pone l’obiettivo generale di gestire una relazione aperta e attiva nei confronti dei soci; sostenere il mondo del volontariato e delle associazioni puntando prioritariamente a favorire le iniziative di progettualità; garantire opportunità al mondo dei giovani attraverso l’ideazione di iniziative volte a favorire la loro formazione culturale, lo sviluppo di competenze spendibili a livello professionale, il loro inserimento nel mondo del lavoro e contestualmente rafforzare il loro legame con la Cassa Rurale; favorire la crescita delle imprese del nostro territorio, affiancando alla consulenza bancaria un supporto formativo di ampio respiro.

In Valle Sabbia
Se con la fusione il baricentro si sposta ancor di più nel Trentino, non per questo la Valle Sabbia dovrà perdere interesse, anzi, per il presidente Armanini «la Valsabbia ha una sua tipologia di mercato importante, ci sono margini di crescita e di espansione delle attività bancarie».

Il tutto è poi condizionato dalla congiuntura economica post pandemia, che sicuramente qualche strascico economico lo lascerà, ma la fusione, nelle intenzioni dei vertici dei dueattuali istituti, permetterà di affrontare meglio anche gli effetti economici determinati dall’emergenza sanitaria.

Le tappe della fusione
Dopo l’esito, si spera favorevole, delle assemblee, ad agosto sarà firmato l’atto di fusione, che diventerà operativa dal 1° ottobre. Nel mese di ottobre ci sarà l’integrazione informatica delle attuali due Casse e a novembre sono previste 8 assemblee territoriali in vista dell’assemblea generale dei soci prevista per dicembre o al massimo gennaio 2021.

Refuso nella delega
Il presidente Armanini ha poi informato che nei giorni scorsi è stato rilevato un refuso nella delega inviata ai soci della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. “Già da oggi (ieri per chi legge, ndr) stiamo facendo in modo che tutti i soci che si stanno recando agli sportelli per consegnare le indicazioni di voto compilino la delega corretta e stiamo inoltre ricontattando tutti coloro che hanno già consegnato il fascicolo la scorsa settimana per far integrare la documentazione con la nuova delega”. Il Presidente Armanini ha poi sottolineato che il modulo corretto è già aggiornato sul sito e che si sono attivati più canali per informare quanto prima i soci. Si è inoltre scusato per il disagio provocato ma ha sottolineato l’importanza della correttezza formale a tutela dell’espressione di voto dei propri soci.

In foto (da sin.): Michele Pernisi, Andrea Armanini, Fabrizia Caola, Marco Mariotti
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