Alberto Folgheraiter, giornalista e scrittore
di Gianpaolo Capelli

Alberto Folgheraiter, classe 1952, è un giornalista, già capostruttura della sede Rai di Trento. Ha pubblicato ventisei libri. La sua ultima fatica, appena editata: “La valle di Fiemme: l'autogoverno di un popolo fiero”



Appassionato ricercatore storico, profondo della notizia, mai superficiale, in quello che scrive cerca di entrare nel mondo che descrive e nei personaggi che illustra nella maniera più vera ed esaustiva possibile.

Tra i tanti libri che ha scritto, ne cito due: “Tante grazie... e così sia” e le “Terre della fatica”.
Questi due perché egli ha dedicato capitoli alla storia di Bondone e della val Vestino.

Nel primo, “Tante grazie... e così sia”, lo scrittore descrive quello che le popolazioni colpite dalla calamità, affidandosi all'Aiuto Divino, promettevano e sancivano con numerosi patti di preghiere e devozioni ai loro Intercessori, per Grazia ricevuta.

Folgheraiter, nei suoi libri, illustra e descrive gli ex voto dei singoli e delle comunità. Alcune pagine le dedica anche al paese di Bondone, ricordando il voto del 1855 istituito dai Bondoneri, tra il popolo e la Vergine Maria, in ringraziamento della scampata epidemia di colera che nel resto del Trentino, in tre mesi, causò la morte di 6.208 persone.

Nel secondo volume “Le terre della fatica”, uscito nell'autunno 2018 e coeditato con il fotoreporter Gianni Zotta di Trento, un capitolo è dedicato agli ultimi “carbonèr” di Bondone, il paese dei carbonai, che da secoli hanno sempre fatto questo duro lavoro durato fino al 1970 circa.

Il secondo capitolo, tra i tanti del libro, lo dedica alla val Vestino, confinante con le montagne di Bondone, un territorio che spera di essere tolto dall'isolamento con una galleria verso la valle del Chiese.

Nella presentazione del volume, a metà novembre del 2018, presso la biblioteca di Roncegno, si scrisse: “Il volume “Le terre della Fatica” prende spunto dalle cicatrici della storia che sono impresse nella pietra dei muri a secco delle valli, spopolate dalle migrazioni. Ripercorre lo spartito della sopravvivenza nelle comunità della periferia del Trentino, piccoli mondi ancorati alla terra e alla montagna, incontaminati nella loro esistenza, genuini persino nella difesa caparbia di una identità instabile. Esistono per resistere... ed esistono per resistere.”

Il libro era stato presentato anche a Magasa in Valvestino, comune guidato dal cav. Federico Venturini.

Altra nota che ci tengo a rimarcare, nel ringraziare i due autori: la copertina del libro è una fotografia di Gianni Zotta, scattata alle prime luci dell'alba a Malga Alpo, protagonista il “Poiat” fumante, quasi cotto, dei due ultimi carbonai di Bondone: Mansueto e Dario Scalmazzi.

Per gentile concessione di Alberto Folgheraiter, in allegato trovate l'articolo da lui scritto e pubblicato sul quotidiano “Il Trentino” domenica 28 giugno 2020.

Articolo scritto dopo un incontro con Antonio Bonomi di Armo, prima vicesindaco, ora assessore del comune di Valvestino. Antionio Bonomi era a Trento per chiedere informazioni ai politici e responsabili della Provincia in merito alla progettata galleria tra la Val Vestino e Bondone del Chiese.

Nelle foto:
-  Il giornalista e scrittore Alberto Folgheraiter (foto proprietà autore)
- Copertine libri: “Tante grazie...così sia!” e “Le terre della fatica” (foto di Gianni Zotta)
- Magasa, inaugurazione monumento alle donne lavoratrici... borgo di persone (foto di angela grillo e paolo capelli)
- Il monte platra, la montagna del benessere... Armo, Assunta, i portatori con Maria in spalla (foto di Gianpaolo Capelli e Davide Bogliaccino)



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