Muore travolto dalla sua stessa auto
di val.

L’incidente è avvenuto a Binzago, frazione di Agnosine. La vittima è un 21enne di Prevalle che si trovava in compagnia della fidanzata



Scende al volo per fermare l’auto che scivola sull’erba, ne viene travolto e muore.
In un primo momento, la ragazza che era scesa prima per spingere, nemmeno se ne accorge: l’auto infatti si è fermata venti metri sotto, nell’erba alta, l’ha cercato, ha chiamato aiuto, poi l’ha trovato ed è inorridita.

Sono arrivati veloci i volontari da Odolo, così anche l’equipaggio medico con l’eliambulanza atterrata lì vicino, ma non c’era ormai più nulla da fare, se non constatare l’avvenuto decesso del giovane.

Ma si può morire così?
Si chiamava Roberto Taroli, aveva 21 anni e abitava con la famiglia a Prevalle.

Roberto, ieri pomeriggio aveva accompagnato Serena che è la sua fidanzata da più di un anno e che abita a Gavardo con la famiglia, fino alla casetta in legno costruita in località “Cornal” a Binzago di Agnosine negli anni Settanta da nonno Giorgio, odolese, personaggio molto conosciuto in zona soprattutto per la sua passione di manager del ciclismo.

Per Serena, che ha da compiere i 18 anni ad agosto, è finita la scuola.
C’è da festeggiare con le amiche più fidate e quella casetta nel bosco è l’ideale.
La si raggiunge arrivando prima al cimitero del piccolo borgo di Binzago, frazione di Agnosine, per poi prendere la stradina sterrata che ci passa sopra e che si fa poi prato: ancora un centinaio di metri così, sulla traccia in terra battuta, e si arriva alla casetta di “Cornal”.

Ieri lei e Roberto ci avevano portato le vettovaglie necessarie per la festa, nei giorni precedenti si erano dati da fare anche con tempera e pennello per rendere i locali ancora più accoglienti.
Felici e spensierati, con tutta la vita davanti, mancavano pochi minuti alle 17 quando hanno deciso di venir via.

Maledetta la pioggia, quella incessante del giorno precedente che aveva inzuppato tutto.
Così le ruote della Golf, nel tratto finale del prato, quando c’è da superare una leggera pendenza, perdono aderenza e l’auto si intraversa un poco:

«Dai Sere, scendi a spingere».
Lei non si fa pregare, balza fuori dall’auto e ci prova. Il motore ruggisce, ma la Golf si mette ancora più di traverso.
Di più: comincia ad indietreggiare verso la breve scarpata che si apre sotto ad una fila di alberi.

Scivolando a quel modo,
a ruote ferme, si infila in retromarcia fra due tronchi a un paio di metri uno dall’altro, che a farlo apposta bisognerebbe far manovra.

Non si sa bene quando Roberto decide di scendere a sua volta
dall’auto, certo è che ne è rimasto travolto, l’auto è andata all’indietro per una ventina di metri ancora nell’erba altra, si sa che gli è passata sopra e che non c’è stato più nulla da fare.

E’ morto con ogni probabilità sul colpo. Così l’elicottero è ripartito tristemente vuoto.
Serena, illesa, ma sotto shock, è stata accompagnata al Pronto soccorso di Gavardo in ambulanza.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco da Salò per mettere l’auto in sicurezza e per dare poi una mano al suo recupero, oltre ai carabinieri di Sabbio Chiese per i rilievi.

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