Condotte soggette a corrosione, si valuta la dismissione
di Federica Ciampone

L'ultima ispezione dell'Ato ha evidenziato numerose concrezioni batteriche nelle tubature sublacuali, che a lungo andare potrebbero portare a perforazioni nelle condotte. Lunedì il tavolo tecnico con il Ministero per fare il punto sulla situazione



La valutazione richiesta dalla Provincia di Brescia all'Ufficio d'Ambito lo scorso novembre relativamente allo stato della condotta sublacuale – quella che porta i reflui bresciani da Toscolano a Torri e poi al depuratore di Peschiera - è arrivata.

Una risposta molto attesa dai sindaci e dalle istituzioni, in vista del tavolo tecnico con il Ministero dell'Ambiente in programma lunedì, per poter tirare le somme riguardo al progetto del nuovo depuratore del Garda portato avanti da Acque Bresciane.

Tra il 24 febbraio e il 3 marzo scorsi è stata infatti effettuata una nuova ispezione delle tubature subacquee, che ha evidenziato come non vi siano problemi nella porzione vicino alla costa, mentre tra i meno 40 e i meno 188 metri nell'arco di un solo anno si siano formate ben 248 concrezioni batteriche, alcune anche di grosse dimensioni, per il 90% in corrispondenza dei giunti.

Le concrezioni a lungo andare potrebbero portare a perforazioni nelle tubature, il che rende inevitabile un nuovo intervento di manutenzione e la previsione di una dismissione delle condotte, già prevista dal progetto di Acque Bresciane contestato dai sindaci e dai comitati dell'asta del Chiese.

Bisognerà aspettare l'esito del tavolo tecnico di lunedì per capire se il Ministero darà il via all'iter amministrativo del progetto o se invece ascolterà e farà sue le istanze dei Comuni del Chiese.
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