La lettera è anonima, ma il sindaco risponde
di red.

Di solito non diamo adito a lettere anonime. Lo facciamo questa volta perché il problema di cui tratta la missiva è reale, tanto che anche il sindaco di Bagolino ha ritenuto di dover rispondere.


Ecco il testo senza firma alcuna:

«Dal 1 aprile 2020 il servizio del laboratorio analisi del Comune di Bagolino non è più attivo.
Da 25 anni esisteva una convenzione tra l’Amministrazione e la Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi per la gestione dei punti di prelievo di Bagolino e Ponte Caffaro.
Ciò evitava alla popolazione il disagio di doversi recare presso fa sede ATS di Nozza che dista 30km, considerando che era soprattutto la popolazione anziana a usufruirne, spesso priva di proprio mezzo di trasporto.

La Fondazione interpellata sull’argomento, si dichiara disponibile a riprende subito il servizio mettendo a disposizione il proprio personale infemieristico, ma l’attuale Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianzeno Marca, non intende fornire il supporto amministrativo di raccolta appuntamenti e impegnative mediche, riscossione ticket e consegna referti e sostiene che deve essere ATS Nozza a gestire il servizio in toto, che, in emergenza COVID-19, non è disponibile a farlo rimandando a fine pandemia ogni decisione in merito.

Si ritiene invece che proprio in un periodo in cui si debbono limitare spostamenti ed assembramenti, sarebbe quanto mai necessario avere un tale servizio.

C'è l'impressione che non ci sia da parte dell'attuale Amministrazione la volontà di mantenere sul territorio il centro prelievi gravando cosi ulteriormente la popolazione di spese per lo spostamento e di ore di lavoro perse per sé o per accompagnare i familiari non autosufficienti.

Ancora una volta i cittadini delle zone più periferiche finiscono per essere considerati cittadini di sene B, privi dei servizi sanitari essenziali garantiti a chi abita più vicino alla città.

A questo punto nasce una domanda: visto che la Casa di Riposo ha un servizio infermieristico ed esegue prelievi per i suoi ospiti e per chi ha attiva la pratica ADI e per fare questo si appoggia ai volontari del Gruppo “Il Rododendro” per il trasporto, perché l’Amministrazione ha fatto un accordo con ATS?
Forse per risparmiare qualche euro del proprio bilancio scaricando tutto l'onere sui cittadini di Bagolino e Ponte Caffaro?»

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Ed ecco la risposta del sindaco


«Cari cittadini/e,
L’Amministrazione ritiene opportuno effettuare alcune precisazioni in merito ad una lettera anonima che da qualche giorno gira in Comune.
Come affermato nella lettera in questione, tra l'Amministrazione Comunale di Bagolino e la Fondazione Beata Lucia Versa Dalumi, sussisteva una convenzione da più di 25 anni per l'espletamento del servizio di prelievo sangue presso Bagolino e Ponte Caffaro.

Tale convenzione prevedeva che la Fondazione mettesse a disposizione del Comune il personale infermieristico e amministrativo, quest'ultimo adibito all'espletamento delle pratiche di raccolta appuntamenti e impegnative mediche, nonché alla consegna dei referti di laboratorio; di contro
il Comune offriva l'edificio e remunerava il servizio espletato dalla Fondazione, il cui costo era di 7€ per ogni prelievo effettuato.

Verso la fine del 2019, la Fondazione ha comunicato alla scrivente che, a seguito della riduzione del personale, non sarebbe più stata in grado di offrire il personale amministrativo, e dunque sarebbe stato onere del Comune individuare ed assumere una persona disposta a lavorare circa 2 ore alla settimana da distribuirsi sui due centri abitati.

Il Comune da subito si e attivato al fine di individuare una soluzione a tale problematica, riscontrando non poche difficoltà nel reperire personale formato disposto a lavorare per poche ore alla settimana distribuite nei due Paesi.
Una società di intermediazione al lavoro specializzata in figure operanti nell'ambito sanitario aveva proposto al Comune il suo servizio ad un costo preventivato di 8.000,00 euro annui.

Nel frattempo l'ATS ha offerto al Comune la possibilità di gestire essa stessa l'intero iter del prelievo, mettendo a disposizione in modo del tutto GRATUITO sia il personale infermieristico che quello amministrativo.
Tale azione politica comporta per le casse comunali un risparmio di circa € 10.800,00 per il servizio infermieristico e € 8.000,00 per il servizio amministrativo, per un totale di € 18.800,00 annui.

Purtroppo in questo momento stiamo vivendo un periodo di emergenza sanitaria storica, che ha cambiato le nostre abitudini e che ha creato anche dei disservizi per alcune attività pubbliche.
Durante il periodo di emergenza l'ATS ha temporaneamente sospeso il servizio di prelievo sangue presso tutta la Valle Sabbia mantenendo in servizio solo il centro di Nozza.

Come Amministrazione teniamo a ricordare che ciò quella che stiamo affrontando è una situazione storica mai vissuta prima ma comunque transitoria. Vogliamo rassicurare i nostri cittadini che appena l'emergenza sanitaria sarà passata, il servizio verrà ripristinato e i prelievi avverranno regolarmente presso il Comune.

Tale comunicazione vuole essere di risposta alle contestazioni sollevate tramite una lettera anonima a dimostrazione di come l'attuale Amministrazione, in ottemperanza a quanto dichiarato anche in fase elettorale, fa della trasparenza e del confronto uno dei punii cardine della gestione del Comune.

Auspichiamo che qualsiasi cittadino o operatore economico che agisca sul territorio Comunale e che senta il bisogno di spiegazioni o di confronti, si rivolga direttamente agli Amministratori senza nascondersi dietro ad una lettera non firmata, in quanto per poter migliorare e crescere è importante
l'apporto di lutti.
Le contestazioni anonime, al contrario, sono solo sterili accuse volte a creare polemiche e demagogia, ma prive di quello spirito di leale collaborazione che deve esistere tra Comune e cittadino.

Cordiali saluti
Il sindaco Gianzeno Marca».

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