Ancora niente messe in Valle del Chiese
di Aldo Pasquazzo

Le tre Unità pastorali del fondovalle “Unità Pastorale Madonna dell'Aiuto” ali “Madonna delle Grazie” e “Sacra Famiglia” riprenderanno le funzioni alla presenza dei fedeli a giugno. Nel frattempo le messe sono trasmesse dal Cedis di Storo per via telematica


Nell'ambito delle tre Unità pastorali del fondovalle del Chiese nelle rispettive parrocchie messe e altre funzioni riprenderanno non da oggi (domenica 24 maggio), come per la maggiorparte delle chiese, bensì dal prossimo 6 – 7 giugno.

L’hanno annunciato i rispettivi sacerdoti, don Andrea Fava e don Vincenzo Lupoli, aggiungendo che rispetto a prima molte cose sono destinate a cambiare .

“Il suono delle campane a Storo – risponde don Andrea - proseguirà ugualmente, ma solo per annunciare che dentro la chiesa, assieme a sagrestano e un solo lettore, celebro la messa, che a sua volta il Cedis (Consorzio elettrico di Storo ) diffonde poi in tutte le case per via telematica. Le dirette hanno finora avuto un buon seguito e partecipazione”.

“Con don Andrea - avverte don Vincenzo – e vista la situazione, abbiamo convenuto di protrarre la chiusura di oltre due settimane rispetto ad altri decanati, e nel contempo poter predisporre tutti gli accorgimenti da adottare, come distanze, numero ridotti di fedeli sotto le navate, l'uso di guanti per la comunione e non praticare assembramenti davanti all'organo e alle cantorie. Sempre e comunque si continuerà con l’igienizzazione interna (paramenti compresi), togliendo l’acqua dalle acquasantiere.

Mentre su don Andrea gravano sei chiese, riconducibili all'Unità pastorale “Madonna dell'Aiuto”, su don Vincenzo (pur supportato da don Beppino Caldera e da don Michele Canestrini) i paesi in cui portare la parola del Signore risultano ben dodici.

A fare riferimento a don Andrea, oltre all’arcipretale di San Floriano a Storo, vi sono le curazie di Darzo, Lodrone, Baitoni, Bondone e Riccomassimo.

Ben più folto l'organigramma di don Vincenzo che oltre all'arcipretale di Santa Maria di Condino deve spalmarsi pure su Brione, Cimego, Castel Condino nonché sulle chiese di Santa Giustina, al cui interno gravano pure le chiese di Prezzo, Cologna, Strada, Agrone e Por, nonché sulle restanti di Bersone, Praso e Daone pur sempre comprese dentro l'Unità pastorale “Madonna delle Grazie”.

Aperti invece i cimiteri, dove continueranno ad essere in vigore le restrizioni introdotte negli ultimi due mesi a causa del Coronavirus.

In foto:
. don Vincenzo Lupoli con la mascherina
. don Andrea Fava in una cerimonia di tempo fa

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