Torneremo a ballare!
di Tonini Raffaele Billy

Articolo scritto in riferimento a quello condiviso con noi dalla nostra professoressa di italiano, di Diego Bianchi, pubblicato il 20 marzo “quando torneremo a ballare”.


Cio che raccontano Guccini e Diegno Bianchi, lo si trova anche qui, è davvero interessante e comunque fa riflettere, fa riflettere su come, tutto sommato, noi studenti siamo “fortunati” a poter stare a casa al caldo, pur dovendo fare i compiti.

Il COVID-19 sta indubbiamente arrecando molti danni all’economia di tutti i paesi (a meno che tu non sia il presidente di una catena di igienizzanti per mani o di carta igienica), non solo alle fabbriche che hanno dovuto chiudere, ai parrucchieri, ai proprietari di ristoranti, bar, discoteche e a tutti quei commercianti che hanno dei negozi che non offrono prodotti considerati primari, ma anche alle famiglie, poiché molti genitori sono stati costretti a rimanere a casa a causa della chiusura dei luoghi dove lavorano.

Riprendo un messaggio che ho inviato ad un ragazzo con cui ho chattato un po’ su Instagram: “…anche a me sembra stranissimo non poter più andare dai miei amici, è strano pensare a quando non c’era il Covid, è strano pensare ai giorni durante i quali siamo rimasti a casa a cazzeggiare…”; ed effettivamente è strano vedere quei giorni passati assieme, in cui si facevano sempre le stesse cose, come un’utopia, un desiderio momentaneamente irraggiungibile.

Nonostante tutto il Covid ha portato anche cose buone, infatti sembra quasi che il mondo si sia fermato per un attimo, sembra che abbia rallentato la sua irrefrenabile corsa all’innovazione, che non prendeva in considerazione il nostro pianeta.
Infatti in questi giorni le acque di Venezia sono tornate azzurre e nel porto di Cagliari sono stati avvistati dei delfini che, approfittando dell’assenza di noi umani si sono ripresi il loro mare.

Spero fortemente che alla fine di tutto questo
la gente si renda conto di tutte le cose belle che ci offre il mondo, un mondo che ormai ha le ore contate a causa delle azioni dell’uomo.
Termino il tutto facendo una riflessione su una cosa presente nell’articolo “quando torneremo a ballare”; Bianchi parla di “essere felici con poco”, ecco, io credo che la chiave per risolvere i problemi ambientali sia continuare così, accontentandoci di questo poco, che alla ci SEMBREREBBE tantissimo se soltanto potessimo uscire riuscendo però ad apprezzare veramente tutto ciò che ci circonda.

Tonini Raffaele Billy
3^A Liceo Scientifico

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