Che succederà quest'estate?
di Davide Vedovelli

Con la graduale ripartenza dell'Italia si comincia a pensare ai possibili scenari che si profilano per la stagione estiva in Valle Sabbia e sul Garda. Che ne sarà di feste, concerti e spettacoli?



All'inizio della settimana l'Italia è ripartita, seppur con limitazioni e le giuste precauzioni, il motore economico e produttivo messo tanto a dura prova in questi mesi ha ricominciato a girare.

C'è necessità di tornare al lavoro e voglia di socialità, di condividere tempo e spazi con le persone che amiamo e con gli amici (anche se per quest'ultimi bisognerà pazientare ancora un po'). C'è anche voglia e bisogno di pensieri leggeri, di divertimento e intrattenimento, per lasciarsi alle spalle uno dei periodi più difficili che la nostra generazione sia sia trovata ad affrontare.

L'estate è sempre stata caratterizzata in Valle Sabbia e sul lago di Garda da feste di paese, sagre, concerti, spettacoli e Festival all'aperto. Cosa succederà quest'estate? Cosa sarà possibile fare?

Il settore della musica, del teatro e dello spettacolo,
che coinvolge artisti, tecnici, agenzie pubblicitarie è in profonda crisi e trascina con sé tutto l'indotto che genera. Oltre ai ristoranti, bar e hotel che vedevano un maggior afflusso durante tutte queste manifestazioni anche il panorama associativo e di volontariato che finanziava parte della sua attività con le tradizionali e partecipatissime feste estive sarà messo a dura prova.

Cosa sarà dunque possibile fare quest'estate?

La risposta è complessa e ancora poco chiara. Per prima cosa dobbiamo ricordare che le rassegne più importanti necessitano di un'organizzazione complessa che prende il via molti mesi prima e in questo stato d'incertezza pochi se la sono sentita di azzardare date, confermare artisti e pagare cachet non sapendo se, quando e quanti spettatori avrebbero potuto accogliere.

Alcuni stanno sperimentando concerti drive-in, ma credo sia solo una moda dall'apparenza affascinante ma poco funzionale all'atto pratico. Questa modalità prevede che si vada in un grande parcheggio (servono quindi aree molto ampie) con la propria auto, non si scenda da essa (e dopo tre mesi di quarantena la gente ha voglia di spazi aperti), se fa caldo la si terrà accesa per avere aria condizionata, e l'artista che si esibisce sul palco trasmetterà tramite frequenze radio dedicate la sua musica.

Insomma: chiusi in auto in un parcheggio ad ascoltare un concerto alla radio senza poter scendere. Code per arrivare e per andarsene... ho seri dubbi su questa modalità, anche perché la socialità, il condividere con gli amici un'esperienza è l'essenza stessa della musica da vivo.

Alcuni Comuni si stanno muovendo per capire quali spettacoli potranno essere realizzati in spazi aperti e come garantire il distanziamento sociale. Questo sarà possibile dove è previsto utilizzo di sedie, ingressi contingentati e grandi spazi. Per quanto riguarda i concerti dovremo capire se riducendo gli ingressi in modo così significativo (si parla di un terzo della capienza) il prezzo del biglietto triplicherà e chi potrà permetterselo (visto che anche la situazione generale è tutt'altro che rosea).

Sembra invece quasi certa l'impossibilità di realizzare feste come Feste della Birra, sagre di paese e affini per la difficoltà a garantire tutte le misure previste. Questo almeno fino a luglio. Si tratterà poi di capire come evolverà la pandemia, se davvero l'arrivo della stagione estiva renderà più difficile la diffusione del virus.

Per ora non ci sono ancora linee guida precise, ma presto si avranno indicazioni in merito e anche il settore dello spettacolo e dell'intrattenimento potrà programmare la ripartenza... c'è davvero bisogno di distrarsi e svagarsi un po', e lo Spaccadischi non vede l'ora di tornare a segnalarvi gli appuntamenti del week-end!

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