Il contagio in Valle Sabbia, l'evoluzione dell'ultima settimana
di Stefano Simoni

Prosegue l'analisi statistica dell'evoluzione dell'epidemia da Covid-19 nel nostro territorio realizzata per noi dall'ingegnere gavardese Stefano Simoni


Prosegue ancora l’analisi iniziata nelle scorse settimane sui dati del contagio da coronavirus in Valle Sabbia. I grafici sono stati aggiornati alla situazione attuale tenendo conto di tutti gli aggiornamenti degli ultimi giorni.

La principale novità riguarda il conteggio dei positivi: dall’8 aprile scorso infatti è iniziata la campagna di tamponi nelle RSA, e questo ha portato ad un incremento fisiologico del numero di positivi scoperti ogni giorno.

Su questo punto occorre però prestare attenzione, perché i dati che vengono forniti dal Ministero della Salute e dall’ATS vedono due modalità di conteggio differenti:
-    Ministero della Salute: i dati forniti – che sono quelli che si trovano sulle pagine dedicate ai grafici di analisi di diffusione del covid-19 sulle principali testate giornalistiche nazionali – includono anche il numero di tamponi positivi dalle RSA.
-    ATS: i dati forniti – che sono quelli che sono riportati giornalmente dal Giornale di Brescia e da Vallesabbianews – non includono il numero di tamponi positivi delle RSA.

Questa differenza è significativa e comporta che dall’8 aprile (data in cui è iniziata la campagna di tamponi nelle RSA) i dati forniti dal Ministero della Salute sovrastimino (e nemmeno di poco, come si vedrà più avanti) la situazione reale. E’ ormai ben noto infatti che i numeri forniti giornalmente non rispecchino in valore assoluto i reali positivi ma forniscano comunque una buona indicazione dell’andamento del contagio, ma l’inclusione dei tamponi delle RSA comporta un incremento della curva di crescita non reale, in quanto (purtroppo) i casi positivi nelle RSA vi sono già da tempo e ben prima dell’8 aprile, solo che prima di questa data non venivano analizzati e conteggiati. In questo modo i dati forniti da ATS sono utili perché consentono di avere l’andamento del contagio più coerente rispetto a quelli del Ministero della Salute che, con l’introduzione della variabile dei tamponi delle RSA, hanno subito una modifica “in corsa” che ne altera significativamente l’andamento.

Veniamo ai risultati:
-    Grafico 1: sostanzialmente poco variato rispetto alle scorse settimane: Gavardo ancora in vetta con netto distacco dagli altri Comuni, seguito dal gruppo Villanuova, Vobarno e Vestone, e a seguire Serle, Prevalle, Roè Volciano e gli altri paesi.

-    Grafico 2: anche in questo caso globalmente non ci sono molte modifiche in termini di rapporto percentuale contagiati/abitanti; a differenza delle scorse settimane la media della provincia di Bergamo è stata tolta, e ora vi sono la percentuale di contagio in provincia di Brescia con i dati delle RSA (linea gialla) e senza i dati delle RSA (linea fucsia).

-    Grafico 3 e grafico 4: in questi grafici è stata aggiunta la curva verde dell’andamento della percentuale dei contagi senza i dati delle RSA (curva verde). Si vede nettamente come dall’8 aprile le due curve (la verde e la blu) prendano due andamenti differenti. La curva verde (senza i dati delle RSA) ha un andamento simile a quello della Valle Sabbia (curva arancione), anche se quest’ultima è più bassa, a conferma che la Valle Sabbia è ancora inferiore alla media provinciale, mentre la curva blu (con i dati delle RSA) aumenta con una pendenza maggiore.

Cosa ci dicono i risultati di questa settimana? I dati (in particolare quelli di ATS, senza contare i tamponi delle RSA) confermano il rallentamento del contagio anche se la crescita non è ancora zero, quindi, anche se lentamente, il contagio sta proseguendo. Sarà quindi fondamentale, soprattutto quando verranno un po’ allentate le strette dell’isolamento e delle chiusure delle aziende, che tutti, nessuno escluso, adottino comportamenti attenti, volti a mantenere la distanza interpersonale e a mettere in campo le misure anti diffusione raccomandate del Governo: sono comportamenti con cui dovremo imparare a convivere nel prossimo periodo e sono segno di grande responsabilità e senso civico. Solo se tutti inizieremo a pensare come una comunità, prima che come singoli individui, riusciremo a vincere questa sfida che il 2020 ha posto sul nostro cammino.

Non è una sfida semplice ma può essere l’occasione per imparare nuovamente a sentire il senso di appartenenza ad una comunità, cosa che potrebbe portare solo risvolti positivi anche una volta terminata l’emergenza coronavirus.

Può essere che nei grafici elaborati vengano trovate inesattezze, in tal caso sarò grato a quanti faranno segnalazione alla redazione di Vallesabbianews in modo che si possa prontamente correggere quanto rilevato.

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