Messa in sicurezza del corso del Chiese
di Aldo Pasquazzo

Il fondale e le acque del Chiese tornano ad essere trasparenti come una volta. L'azione di bonifica in atto tra Storo e Darzo viene eseguita dall'Azienda provinciale dei bacini montani


L'opera di pulizia e bonifica attualmente in corso da parte del Servizio Bacini Montani della Provincia lungo la tratta destra del fiume Chiese all'altezza tra Cà Rossa e Darzo si era resa necessaria a seguito della vegetazione che aveva invaso buona parte dell’alveo del corso d’acqua. Uomini e mezzi meccanici hanno ripulito le ramaglie che stavano invadendo a vista d'occhio il letto del fiume principalmente sotto le stesse arcate del Ponte di Cà Rossa.

“L'intervento – spiega il capo squadra Antonio Marietti – è stato disposto dallo stesso direttore generale Lorenzo Malpaga affiancato dall'assistente Tommaso Depaoli che a loro volta si avvalgono dei coordinatori per la sicurezza e di nove operai”.

Lungo quel tratto d'acqua la vegetazione rischiava di fare da argine provocando, in caso di aumento della portata, una vera e propria sacca. Inoltre la pulitura dell'alveo, non solo ha migliorato il paesaggio, ma dà modo al corpo forestale e ai responsabili del patrimonio ittico di visionare metro per metro su quanto c'è nel fondale.

Solo così facendo la realtà dei corsi d'acqua torna ad essere trasparente come una volta.

Espletati i lavori sulla parte destra del fiume si procederà poi lungo l'altra sponda, mentre in autunno la cantieristica traslocherà più a nord e più esattamente lungo il versante che fa da spalla tra lo stadio Bettega di Condino e la località Porino, sino all'imbocco del torrente Giùlis.

Riguardo al materiale legnoso recuperato Marietti spiega: “Il tutto verrà assegnato mediante asta pubblica a ditte specializzate che producono cippato”.
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