Bortolo Zanaglio, scultore della semplicità
di Redazione

Originario di Presegno, ad Agnosine viveva e tramandava la sua arte ai giovani allievi. Dopo una vita dedicata alla scultura si è spento ieri all’Hospice di Nozza, oggi – martedì – i funerali


Si terrà nel tardo pomeriggio di oggi – martedì 31 marzo – ad Agnosine l’ultimo saluto allo scultore valsabbino Bortolo Zanaglio, che si è spento ieri all’Hospice di Nozza.

Nella sua arte privilegiava la bellezza delle cose umili e semplici.
Originario di Presegno, frazione di Lavenone, si era poi trasferito ad Agnosine, ove insegnava scultura ai giovani ed era presidente di un’associazione, da lui fondata, che riuniva gli artisti valsabbini.

Numerose opere della sua vasta produzione sono collocate in musei e luoghi di culto, opere che rappresentano anche bambini, soggetti contadini, maternità e Veneri di derivazione rinascimentale.

Su suggerimento di Oscar di Prata negli anni ‘90 scolpì un Cristo risorto poi collocato nel Duomo vecchio di Brescia.

Nella Collezione Paolo VI è custodita una bellissima Maternità, mentre il Museo diocesano d’Arte Sacra conserva un’Annunciazione e la chiesa dedicata a Sant’Angela Merici a Brescia un Crocifisso che parla al buon ladrone.

Tra i tanti riconoscimenti ottenuti nel corso della sua carriera artistica figurano il primo premio al Concorso nazionale di Scultura a Siena e il secondo premio alla Rassegna di arti figurative di Montecatini Terme, come anche a Breno, Ponte Caffaro e Visano.

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