I Comuni bresciani a sostegno del Made in Italy
di Redazione

Sono molti i Comuni che hanno accolto l’invito della Coldiretti a sostenere attraverso i social, con l’hashtag #mangiaitaliano, le produzioni agroalimentari italiane e locali, eccellenze da valorizzare soprattutto in questo momento di emergenza


“E’ un piacere apprendere la sensibilità di molto comuni bresciani, che hanno accolto la nostra iniziativa e hanno deciso di promuovere, attraverso i numerosi canali social, l'importanza di consumare le produzioni agroalimentari italiane e locali, che rappresentano un’eccellenza riconosciuta sul piano qualitativo e sanitario a livello internazionale”.

Con queste parole il Direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano ringrazia i numerosi Comuni bresciani che in questi giorni stanno sostenendo la proposta di Coldiretti relativa al consumo di cibo made in Italy: i valsabbini Pertica Bassa, Bione, Capovalle, Sabbio Chiese, Treviso Bresciano e Vobarno, e poi Adro, Agnosine, Angolo Terme, Artogne, Berlingo, Berzo Inferiore, Calcinato, Capo di Ponte, Carpenedolo, Castegnato, Castel Mella, Castrezzato, Edolo, Gianico, Incudine, Irma, Lonato del Garda, Losine, Malonno, Manerba del Garda, Marmentino, Orzinuovi, Paisco Loveno, Palazzolo sull’Oglio, Paspardo, Pontevico, Pontoglio, Pozzolengo, Rovato, Sale Marasino, Sonico, Sulzano, Torbole Casaglia e Verolanuova.

La campagna #mangiaitaliano nasce per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale dei prodotti agroalimentari in Italia e all’estero per salvare la reputazione del Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro e far conoscere i primati della più grande ricchezza, del Paese, quella enogastronomica.

Una vera e propria mobilitazione nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi ma anche con il coinvolgimento delle industrie e delle strutture commerciali più virtuose del settore, colpite ingiustamente da una dura emergenza.

L’obiettivo è far conoscere i primati del Made in Italy: l’agricoltura italiana oggi è la più green d’Europa, con 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg e 5.155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola.

Vanta inoltre la leadership nel biologico, con oltre 60mila aziende agricole bio, 40mila aziende agricole impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale, con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%) contro l’1,3% della media Ue o il 5,5% dei prodotti extracomunitari.

“La campagna continua – conclude il direttore Albano – ringraziamo i Comuni che stanno aderendo e aderiranno all'iniziativa e ci auguriamo che, nel momento di grande difficoltà che stiamo vivendo, tutti possano accogliere positivamente il nostro messaggio e diffondere l’importanza di consumare prodotti italiani e locali per una sana e corretta alimentazione e per sostenere l’economia del nostro territorio”.
 
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