Per Mirco
di Rosa Ferremi

Le parole in queste circostanze rischiano di diventare retoriche, ma condividere un ricordo può aiutare ad accettare una perdita...


Le parole in queste circostanze rischiano di diventare retoriche, ma condividere un ricordo può aiutare ad accettare una perdita. Mirco, tu non eri solo il nostro salumiere, tu eri un insostituibile punto di riferimento per la nostra contrada, per i tuoi clienti, per i tuoi numerosi amici, per chiunque si rivolgesse a te.

“Vado dal Mirco”, “Me l’ha regalato il Mirco”, “Me l’ha detto il Mirco”, “Chiedo al Mirco”, “Lasciamelo dal Mirco” … queste le frasi quotidiane pronunciate nelle famiglie di Renzana.

Eh, sì, dal tuo negozio non uscivamo solo con il pane e i prodotti tipici della nostra Valle, ma con un sorriso che tu ci avevi strappato con le tue battute irresistibili, la tua simpatia trascinante.

A te chiedevamo anche un aggiornamento riguardo i fatti accaduti nel paese, lo stato di salute di ammalati conoscenti, dettagli sui legami di parentela dei concittadini morti, riferimenti di qualsiasi tipo, indirizzi, favori… persino di pesare le valigie prima di andare in aeroporto.

Quante volte, soprattutto se in negozio eravamo in tre o quattro, ci intrattenevi con battute irresistibili! Oppure ci raccontavi notizie bizzarre in modo convincente: al momento ci credevamo, poi un sorriso “sotto i baffi” ti tradiva e capivamo; allora dichiaravi che erano tuoi test per valutare il grado di attenzione e di criticità delle tue clienti, perché ci tenevi a stimolare le loro abilità cognitive. Così quando hanno iniziato a diffondersi le fake news, noi eravamo già allenate ad identificarle.

Che dire dei tuoi inconfondibili modi, a cui eravamo tanto affezionati? Alla richiesta di una fettina di formaggio ce ne proponevi l’acquisto di mezza forma chiedendo se bastasse, all’etto di affettato il chilo, a una confezione l’intero pacco, costringendo così anche i più compunti e controllati a risponderti con altrettanta ironia.

Avevi tantissimi amici, non solo in Valle … Chi non conosceva il Tram? Certamente anche per il tuo innato altruismo. Sì, non avevi pregiudizi sulle persone, non le “catalogavi”, andavi oltre le apparenze, ti rapportavi a tutti, cercavi di aiutare tutti … Accoglievi con entusiasmo le iniziative a scopo benefico, a cui contribuivi con particolare generosità.

Ricambiavi piccoli favori, o l’attesa di qualche istante in negozio, con ringraziamenti accorati accompagnati da manciate di caramelle, ghiaccioli o altro.

A volte ti abbiamo visto dispiaciuto dopo uno sgarbo o un torto, perché tu, sensibile e buono, non avresti mai fatto del male a nessuno.
Quando eri particolarmente felice, ti inventavi un pretesto per offrire cioccolatini: un anniversario, una ricorrenza, un onomastico … Sì, perché la tua insostituibile mamma ogni giorno salutava i clienti più affezionati ricordando il santo del giorno … elargendo auguri, recapitandoli con biglietti insieme allo scontrino, mentre tu gioivi con lei.

Quanti cartelli scritti da te, appesi al bancone sempre ordinato e lindo, ci hanno risollevato l’umore e stimolato ad affrontare la giornata con ottimismo.

Sempre preoccupato di aver agito bene nei confronti degli altri, a volte, ti aprivi e confidavi i tuoi dubbi, i tuoi crucci e intanto ascoltavi quelli del tuo interlocutore. Spesso ci si confrontava sulla differenza di mentalità fra genitori e figli, sulla loro predisposizione ad essere cittadini del mondo.

Già, io e te eravamo «i genitori di “Renzana City” con i figli all’estero» e ci scambiavamo le preoccupazioni quando la tua adorata Moira era in Francia e il mio Andrea in Turchia,  negli anni degli attentati, e stemperavamo le nostre ansie concordando che  “… Se era destino …”.
Triste destino quello che ti ha tolto alla tua famiglia, ai numerosi amici, a noi tutti.

Ti immaginiamo sorridente lassù con amici ritrovati, occupato ad intrattenere tutti, a scambiare battute personalizzate, ad inneggiare canti spensierati, mentre noi quaggiù non riusciamo nemmeno ad immaginare come potremo fare senza di te.

Rosa Ferremi
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