Se n'è andato Serafino Ghezzi
di Aldo Pasquazzo

Per quasi quarant’anni autista di bus sulla linea del Caffaro, colpito dal coronavirus, si è spento al Santa Chiara di Trento all’età di 70 anni


Per quasi quarant'anni Serafino Ghezzi aveva guidato gli autobus dell'Atesina, ora Trentino Trasporti. La sua tratta abituale era la linea del Caffaro.

L’altro giorno anche lui si è dovuto arrendere al coronavirus, che anche da queste parti si sta diffondendo a macchia d'olio: il centro maggiormente colpito resta la zona di Borgo Chiese, che solo ieri ha riscontrato ben due decessi.
L'epidemia non ha risparmiato neanche il frate cappuccino Antonino Butterini, da tempo malato al convento di Terzolas.

Inizialmente Serafino Ghezzi era stato ricoverato all'ospedale di Tione, ma dopo qualche giorno, a causa di un aggravamento, i medici avevano convenuto di trasferirlo al Santa Chiara di Trento, dove è poi deceduto.

Aveva 70 anni e lascia la moglie Miriam Podetti, di origini solandre, nonché due figlie, Sarah e Romina.

Serafino dava una mano come volontario all’Associazione Mato Grosso e all'Auser. “Serafino come altri trenta volontari faceva spesso visita alle persone più bisognose. Nel solo anno 2019 – dice il coordinatore Falvio Valenti – in Giudicarie come Auser le uscite sono state 1.700 e i chilometri percorsi 100mila, il tutto in forma gratuita”.

Anche la moglie di Serafino non è da meno, tanto che di frequente dava una buona mano alle persone in difficoltà a Bondo, Pra di Bondo e circondario.

Anche i colleghi autisti sono provati e risentiti per la morte di Serafino. Da Mario Panelatti, ad Adelio Cimarolli a Giuseppe Failoni, tutti sono vicini alla famiglia in questo momento di dolore.

Nella foto Serafino Ghezzi con la moglie Miriam Podetti


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