Ospedale di Gavardo in difficoltà
di Cesare Fumana

L'impennata di contagi in Valle Sabbia degli ultimi giorni ha messo in crisi il Pronto Soccorso e l'ospedale di Gavardo dove si fatica a far fronte all'emergenza


La diffusione del virus ha avuto un’accelerazione negli ultimi giorni in Valle Sabbia e l'ospedale di Gavardo sta andando in crisi.

Dei 140 posti letto disponibili, 120 sono occupati da pazienti Covid.

I reparti di chirurgia e ortopedia sono stati trasformati in reparti infettivi; tutti gli altri pazienti sono stati trasferiti in un unico spazio.

I medici e gli infermieri si devono occupare sia dei reparti sia del Pronto soccorso, che negli ultimi giorni è allo stremo.

Una quarantina di pazienti del Pronto soccorso sono stati momentaneamente collocati anche negli studi medici, in stanzini e sgabuzzini, sdraiati su barelle o sui lettini prelevati dagli ambulatori, utilizzati normalmente per le visite.

Il personale è costretto a turni massacranti, anche perché dieci infermieri e tre medici, uno di Pronto soccorso, uno di oncologia e uno della terapia intensiva, sono risultati positivi.

I posti della terapia intensiva sono sei e tutti occupati.

Un quadro molto preoccupante per l’ospedale di riferimento della Valle Sabbia e dell’Alto Garda.

A questo si aggiunge la carenza anche di mascherine, già richieste ma che tardano ad arrivare.

Una questione, questa delle mascherine protettive, che riguarda il territorio, come ha denunciato il sindaco di Gavardo, di cui riferiamo a parte.


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