La poesia non ha sesso e non ha età
di red.

La poesia sembra essere un genere che non passa mai di moda, piace a tutti, grandi e piccini, uomini e donne. Ne è sicura la docente Maria Giulia Mameli, che ha saputo trasmettere l’amore per questa forma d’arte ai suoi allievi della Scar di Roè Volciano


Ieri, 21 marzo, era la Giornata Mondiale della Poesia.

La docente di lingua italiana dell’Istituto professionale Scar ama molto questa forma letteraria e le dedica sempre spazio all’interno della sua programmazione didattica.

“Prima di farne l’introduzione dico sempre ai miei ragazzi che la poesia non è di chi la scrive, ma di colui a cui serve” spiega la Mameli. E aggiunge: “La poesia a me serve per trasmettere emozioni e bellezza, serve per far uscire tristezza e felicità. La poesia dà suggerimenti su cosa sono la famiglia, l’amore, l’amicizia. Ci incoraggia a srotolare un filo che attraversa i secoli e ci porta a stringere la mano di poeti vissuti tanto tempo fa”.

Mi racconta della gioia che ha provato quando le sue ragazze di quarta, con occhi sgranati e pieni di stupore, le hanno detto “Prof, non è cambiato nulla, l’amore nasce proprio così e il poeta l’ha scritto nel 1200”, o di quando Giorgio di Bagolino, aspirante autoriparatore con la passione per le auto, le ha confidato che l’ “Infinito” di Leopardi è diventata per lui la poesia più facile da capire, perché anche lui ogni tanto sente il bisogno di evadere e di perdersi nell’infinito delle sue montagne.

Sorridendo mi racconta di Alessandro e Leonardo, due ragazzi della Valsabbia, che dopo aver letto “Il sabato del villaggio” se ne sono usciti dicendo “Sa, prof, anche da noi i vecchi la sera si siedono fuori dagli usci a parlare, a spettegolare di chi passa, proprio come la vecchierella”, e in questo modo scoprono che Leopardi non è difficile, che non è un extraterrestre e che anche loro sanno commentare una poesia.

Proprio il 21 marzo 1931 nasceva a Milano Alda Merini, poetessa sofferente, sensibile, malinconica, anche folle se vogliamo. In occasione della Giornata Mondiale della Poesia e del compleanno dell’autrice che lei tanto ama, la Mameli, l’ha ricordato alle allieve che in questi giorni raggiunge grazie alla didattica on line.

Della Merini dice:
“I suoi versi hanno permeato gli animi delle mie ragazze, sono penetrati nel loro vissuto. E così quando mercoledì durante la nostra lezione in Skype ho chiesto alle estetiste e parrucchiere del corso quarto di inviarmi le loro poesie preferite, mi sono arrivate da Nicole, Greta e Felani le poesie di Alda.

Sono sensibili le mie ragazze, hanno capito la genialità folle della poetessa, la sua sensibilità, il suo dolore, la sua apparente fragilità”. Prosegue “Elena e Marta invece hanno scelto Montale – “Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale”, la dichiarazione d’amore sentita nei confronti della moglie scomparsa.

Oksana ha scelto “A Silvia”, la natura che inganna Silvia e il poeta, che non riescono a vivere la loro gioventù. Ilaria ha scelto “Sprecare la vita” di Bukowski, lamentarsi di continuo, sbraitare e pensare sempre a criticare qualcuno non fa solo male alla salute. Ci porta a sprecare la vita.

E poi ancora Angela che sceglie Salinas – “E sto abbracciato a te”, Paola sceglie “Prendi un sorriso” di Gandhi, Alessia sceglie “Se” di Kipling, Martina sceglie “La morte è la curva della strada” di Pessoa, anche Carla sceglie “L’infinito”.

Ecco, queste sono le poesie preferite delle studentesse del CFP Scar, quelle che hanno toccato il loro cuore, la loro mente, quei versi che hanno fatto vibrare le corde del loro essere e hanno fatto sì che io le capisca un po’ di più”.

Conclude: “Io invece scelgo Dante Alighieri – “Tanto gentile e tanto onesta pare”, perché quando sono nate le mie gemelle e le ho tenute tra le braccia ho guardato mio marito e ho detto “e par che sia una cosa venuta dal cielo in terra a miracol mostrare”.
Di seguito alcune delle poesie citate.


"L’infinito" di Giacomo Leopardi

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.


Prendi un sorriso di Mahtma Gandhi

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.


Il mio passato di Alda Merini

Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che è passato
è come se non ci fosse mai stato.
Il passato è un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato è solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho già visto
non conta più niente.
Il passato ed il futuro
non sono realtà ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacché non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.


Barbara Podavini
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