«Non è mai troppo tardi»... in TV
di Ernesto Cadenelli

Coronavirus e TV. Visto che siamo tutti a casa, perchè non utilizzare il piccolo schermo a scopo didattico, come è avvenuto agli esordi, col maestro Manzi? È la domanda che si è fatto Ernesto Cadenelli. Pubblichiamo volentieri la sua lettera



Sto guardando l’ennesima trasmissione televisiva dedicata al famigerato Covid 19.
Sono preoccupato che questo virus oltre al fisico inizi a intaccare anche la psiche delle persone.

Sono trasmissioni che si susseguono su tutti i canali, ripetitive, a volte contradditorie e non si capisce il perché di tanta indigestione di pareri e contro pareri.
Non sono sicuro che questo bombardamento sia convincente per far restare in casa la gente. Temo una overdose da TV.

Credo che anche l’informazione debba essere più responsabile e selezionare meglio i propri programmi.
In questo preciso momento sto rivedendo, credo per la quinta volta, il corteo dei mezzi militari che trasportano le salme bergamasche ad altri crematori. Non è possibile!!!!

Dopo questo sfogo, ritorno a bomba sulla clausura forzata che stiamo vivendo per evidenziare un aspetto che secondo me potrebbe essere importante e di aiuto ai ragazzi e alle famiglie.
Mi riferisco alla penalizzazione che stanno subendo i ragazzi in merito all’insegnamento scolastico in queste settimane, e che probabilmente si potrarrà ancora nel tempo. Cina docet.

Sono profano in materia, però
una riflessione mi viene in mente e la esterno sperando di trovare qualcuno che mi dia conforto.
E’ importante e lodevole che  singole scuole si stiano attrezzando (a macchia di leopardo purtroppo!) per effettuare un insegnamento a distanza con gli strumenti che la tecnologia oggi offre.

Ovviamentte non tutte sono in grado di realizzare questo progetto e sopratutto non tutte le famiglie dei ragazzi sono attrezzate di computer e quant’altro. Dove ci si riesce, mi risulta sia frutto di un lavoro faticosissimo.

Allora dico: se si parla di tele-lavoro e di tele-scuola perché non usare la TELE?
Negli anni ‘60 un bravissimo e paziente maestro, mi pare si chiamasse Alberto Manzi, teneva una trasmissione quotidiana dal titolo ”NON E’ MAI TROPPO TARDI”, che ogni pomeriggio insegnava i rudimenti della lingua e altro attraverso il video (che aveva solo un canale sic!) alle tante persone che spesso in quegli anni erano analfabete o quasi.

Oggi con la Rai multicanale e tutte le private pure loro multicanale, è davvero impossibile organizzare un ciclo di insegnamento almeno per le elementari e le medie?
Magari ptoponendo le materie più importanti, es. lingua e scrittura e aritmetica, o la lingua straniera.
Sono ovviamente esempi, ripeto non sono afferrato in materia.

Mi parrebbe però un modo intelligente di svolgere il servizio pubblico in tempi di quarantena forzata.
Qualcuno può provare a pensarci?
Questa iniziativa varrebbe molto di più e avrebbe effetto positivo sui ragazzi. Invece continuiamo a invocare il sostegno psicologico…..

Ernesto Cadenelli
Vobarno 20 marzo 2020

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