Ivar, chiusura volontaria
di Redazione

Nonostante al momento non ci siano casi di contagio all’interno, l’azienda di Prevalle ha scelto di chiudere una settimana per il contenimento dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus.


La Ivar di Prevalle ha deciso la chiusura volontaria dei propri stabilimenti e uffici a partire da lunedì 16 marzo e fino a venerdì 20 marzo, come segno concreto per aiutare il contenimento dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus e come risposta tangibile alle richieste di limitare al massimo le possibili opportunità di contatto e di contagio.

«Fin dal primo insorgere dell'emergenza coronavirus – scrive in una nota l’azienda –, Ivar ha adottato tutte le misure finalizzate alla protezione dei dipendenti, tra le quali la ridistribuzione delle postazioni di lavoro e la rimodulazione dell’accesso alle aree ristoro per garantire le distanze minime prescritte dall’autorità sanitaria, piuttosto che il regime lavorativo in smart working».

«Ad oggi – prosegue la nota – non sono stati registrati casi di contagio tra i dipendenti, ma considerata la crescente situazione di allarme sociale, Ivar ha scelto di attuare questo intervento straordinario.
L’azienda vuole in questo modo sia tutelare la salute dei dipendenti, sia dare una risposta concreta alle richieste di limitare qualsiasi contagio, con un pensiero particolare a tutti coloro che affrontano questa battaglia in prima linea quotidianamente».

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