Sindaci: «Incontro al ministero da rinviare»
di Cesare Fumana

È stato convocato per lunedì prossimo, 9 marzo, a Roma il tavolo tecnico sull’impatto ambientale del maxidepuratore del Garda sul Chiese, ma i sindaci chiedono un rinvio per l’emergenza Coronavirus


Celeri come non mai, al Ministero dell’Ambiente hanno convocato per lunedì prossimo, 9 marzo, due rappresentanti dei sindaci dell’asta del Chiese per la prima riunione del tavolo tecnico istituito per verificare i possibili impatti ambientali del maxidepuratore dei Comuni del Garda sul fiume Chiese.

La richiesta è giunta mercoledì 4 marzo, ma i sindaci richiesto un rinvio, visto il loro impegno in questi giorni con l’emergenza Coronavirus.

«Siamo in piena emergenza Coronavirus - spiegano – e non abbiamo il tempo materiale per dedicarci a temi diversi da quelli legati all’assistenza dei nostri cittadini. Una convocazione che arriva con così poco preavviso, inoltre, rende estremamente complicato, per non dire impossibile, da parte nostra preparare con la necessaria cura un incontro tanto importante e delicato. Un rinvio ci sembra insomma una questione di mero buonsenso».

Una lettera in proposito è stata inviata ieri al ministro Costa da alcuni dei sindaci coinvolti: quello di Gavardo, innanzitutto, e i colleghi di Muscoline, Prevalle e Bedizzole. Altri si uniranno nelle prossime ore. Vedremo se la richiesta verrà accolta.

Una richiesta più che legittima quella dei sindaci. Non vorremmo che in questo periodo di emergenza sanitaria, dove l’attenzione è focalizzata sull’evolversi dell’epidemia, si prendessero delle decisioni affrettate per quanto riguarda il maxidepuratore. Continueremo a tenere i fari puntati sulla questione.

In foto: riunione dei sindaci dell'asta del Chiese a Gavardo del gennaio scorso
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