Nonno Ilario, morto sotto l'albero
di val.

L'hanno trovato alcune ore dopo, morto schiacciatosotto il tronco di un piccolo abete che lui stesso aveva tagliato. A Ponte Caffaro, in via Quadri III



L’hanno chiamato al cellulare ma non rispondeva. Allora sono passate da casa, ma non c’era e ormai c’era buio già da un pezzo.
Così, la figlia e la nipote, l’hanno cercato dove amava di più trascorrere il suo tempo: su quei 3mila metri quadri di Pian d’Oneda attraversati da Via dei Quadri III.

E lì l’hanno trovato, sotto il tronco di un abete, ieri sera poco prima delle 20.
Immediato l’allarme. Sul posto sono arrivati l’equipaggio dell’auto medicalizzata della Valle Sabbia, i volontari di Ponte Caffaro e i Vigili del fuoco da Storo.

Da Brescia è decollata l’eliambulanza, ma il viavai dei medici, purtroppo, è servito solo ad accertare che per Ilario Buccio, pensionato 84 enne di Ponte Caffaro, non c’era più niente da fare.
Era già morto probabilmente nel primo pomeriggio.

I carabinieri di Bagolino, intervenuti per capire cosa potesse essere successo, insieme ai colleghi di Sabbio Chiese che stavano dando loro una mano per il Carnevale, hanno potuto appurare che non c’era stato intervento di terze persone, che si era trattato insomma di un incidente, occorso mentre il pensionato era solo.
E la salma è stata così messa subito a disposizione della famiglia.

Secondo una prima ricostruzione, dopo aver tagliato nella sua proprietà all’interno di una piantagione di abeti una prima pianta, con una motosega elettrica, nonno Ilario ne ha tagliata una seconda, che però probabilmente non è caduta dove lui avrebbe voluto, ma è rimasta impigliata fra i rami di un altro abete.

Un tronco dal diametro di una ventina di centimetri, non di più.
Per toglierla da quella incomoda posizione, deve averla afferrata alla base con un rampino da boscaiolo, che è poi stato trovato accanto al cadavere.

Tirandola, probabilmente è inciampato e sotto a quel tronco, finalmente libero di cadere, ci è finito sotto rimanendone schiacciato all’altezza del torace.

I vicini di proprietà ci hanno raccontato che l’Ilario, gran lavoratore, era sempre molto attento, persino pignolo quando c’erano da fare lavori di quel tipo.
Non avrebbero mai pensato che proprio lui potesse rimanere vittima di un errore di valutazione, oppure di un momento di disattenzione.


200226Caffarop2r.jpg 200226Caffarop2r.jpg 200226Caffarop2r.jpg 200226Caffarop2r.jpg