A Bagolino solo i residenti
di val.

Prendendo alla lettera le indicazioni regionali, con un'ordinanza, il sindaco bagosso Gianzeno Marca ha revocato le manifestazioni folkloristiche, chiuso locali pubblici e vuole impedire l'accesso al paese. Intanto Storo confermava la sfilata del martedì



«Ci abbiamo provato con un’ordinanza diffusa intorno a mezzogiorno di domenica a bloccare tutto, come suggerito per motivi sanitari dalla Regione.
Ma il paese era già invaso da centinaia di ragazzi in festa che come negli anni scorsi si sono dati allo sballo totale dando luogo anche ad episodi di devastazione e di forte degrado».

Così il sindaco bagosso Gianzeno Marca,
che in attesa di una nuova stretta sulla sanità e sull’ordine pubblico che dovrebbe essere la Prefettura a dare, nel pomeriggio ha emesso un’altra ordinanza, prevedendo dalle 18 la chiusura di tutti i bar, perché l’alcool smettesse di circolare.

«Non potevamo fare diversamente, nella speranza che in questo modo la trentina fra agenti della Locale e carabinieri in armi o in servizio, riuscissero un po alla volta a far sgomberare le piazze – ha aggiunto Marca - e non è mica solo questione di coronavirus, questi qui dal Carnevale di Bagolino e di Ponte Caffaro bisogna tenerli lontani comunque».

«Niente messe lunedì e martedì» ha assicurato don Paolo Morbio come da dettami diocesani.
«E dovranno starsene a casa anche i balarì» aggiunge il sindaco.

Di più:
l’ordinanza comunale è precisa: divieto di ogni attività folkloristica; alimenti e bevande da somministrare solo ai residenti; ai visitatori il consiglio di tornarsene a casa; accesso al paese consentito “ai soli residenti, a proprietari di immobili o aventi titolo”.
Insomma, potrebbe sembrare che Bagolino si sia messo in quarantena da solo.

«Non è che finalmente, con la complicità del coronavirus, voi bagossi avete trovato il modo di festeggiare finalmente il Carnevale per conto vostro, come avreste sempre voluto?».

La risposta non sorprende: «Abbiamo già detto che festeggiare è vietato, poi se i balarì vorranno fare qualche ballata non so. Vedremo» ha detto Gianzeno Marca.

Così si viveva ieri sera all’estrema periferia lombarda la paura di contagio.
Pochi metri più in là nel frattempo, oltre il ponte sul Caffaro, Storo confermava la sfilata di carri carnevaleschi del martedì, con l’unico vincolo che la manifestazione dovrà essere interamente all’aperto.

.in foto: ragazzi in piazza ieri a Bagolino


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