Un concerto per il maestro Gino Dapreda
di Aldo Pasquazzo

Questo sabato, 15 febbraio, a Condino si terrà un concerto in omaggio al musicista valligiano. Al pianoforte Luis Carlo Bertini


La famiglia Dapreda in ambito musicale e bandistico ha dato molto non solo a Condino ma a tutte le quattro valli giudicariesi.

Tra gli anni ‘40 e ‘50 nonno Simone e poi i figli Gino, Celestino, Guido e Ottavio si sono dedicati a diffondere e insegnare l'uso di strumenti a più generazioni di valligiani.

Questo sabato (15 febbraio) in omaggio al professor Gino (all'epoca insegnante al Conservatorio di Bolzano) Luis Carlo Bertini dedicherà un omaggio in musica al musicista.

L'appuntamento è fissato per le 20.30 presso la Sala consiliare di Borgo Chiese. Passando in quegli anni da via Sassolo, prima delle androne dei Caporalùn e dei Pedrùn, a qualsiasi ora si poteva ascoltare ottima musica. Al pianoforte si alternavano il maestro Guido - direttore del Corpo bandistico “Giuseppe Verdi” di Condino, che negli anni ‘60 scrisse e musicò l'Inno delle Giudicarie - e Celestino, che di professione faceva il barbiere e che aveva bottega a casa Pernisi/Cirimbelli.

Ebbene, era proprio lì dentro che egli insegnava a giovani allievi anche di Storo a suonare la fisarmonica. Tra una barba e un taglio di capelli Celestino estraeva leggio e tastiera a spalla per insegnare ai ragazzi la musica e l'uso degli strumenti.

Nonno Simone oltre ai figli musicisti aveva anche quattro figlie, tutte quante suore e anche loro musiciste alla Fondazione Cottolengo di Torino. Una famiglia con una passione per la musica davvero formidabile, tramandata di generazione in generazione.

Nelle foto:
- La famiglia Dapreda al completo
- Gino Dapreda


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