Comuni sotto infrazione
di Redazione

Ci sono anche alcuni Comuni valsabbini e limitrofi a rischio multe per infrazioni relative alla rete idrica, dei quali uno messo in mora e 7 per cui sono state aperte le procedure per il ricorso



L’Europa punta il dito contro l’Italia, e anche in particolare contro la Lombardia e i Comuni bresciani, molti dei quali risultano a rischio di multe per infrazioni relative alla qualità dell’aria e alla rete idrica.

Parlando di infrazioni inerenti all'acqua sono ben 66 gli agglomerati del bresciano sotto la lente, di cui 21 quelli messi in mora e 45 quelli per cui sono state aperte le procedure per il ricorso, procedure in attesa di verdetto.

Alcuni di questi Comuni sono valsabbini: Sabbio Chiese l’unico messo in mora, mentre le procedure per il ricorso sono state aperte per Bagolino, Gavardo, Vobarno, Muscoline e per Paitone, Prevalle e Serle (questi ultimi tre dismessi ma non riconosciuti dall’Unione).

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, invece, nel mirino non le polveri sottili, stavolta, ma la ripetuta violazione dei limiti annuali e orari di biossido di azoto (rispettivamente 40 microgrammi per metro cubo e 200 microgrammi per metro cubo, questi ultimi da non superare per più di 18 giorni all’anno) per i quali l’Italia è già stata deferita alla Corte di giustizia dell’Unione Europea. Sono in totale una decina, tra cui Brescia, i Comuni interessati.

Se le misure adottate dalla Regione affinché i Comuni si “mettano in regola” fossero ritenute ancora inadeguate e l’iter dovesse concludersi con una sentenza di condanna, la multa tra aria e acque ammonterebbe a un miliardo di euro, che in primis verserebbe lo Stato ma che poi verrebbero domandati alla Regione e, per quanto riguarda la rete idrica, direttamente ai Comuni coinvolti.




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