FeliceMente... fotografando
di val.

Sono stati premiati nei locali della biblioteca di Gavardo i quattro vincitori del contest fotografico legato alla programmazione di @FeliceMente2019


Prima una fitta serie di incontri culturali, nei Comuni che appartengono al Sistema Bibliotecario Nord Est Bresciano: sempre un libro da conoscere meglio, in alcuni casi insieme all’autore, abbinato spesso a performance culturali di diversa natura, ma sempre pregnanti di significato.

In sostanza, fra settembre e novembre dello scorso anno
, sono stati organizzati dieci “reading” letterari e musicali, quindici incontri con ospiti nazionali ed internazionali, un seminario dedicato a bibliotecari ed operatori culturali. Eventi ospitati in 26 suggestivi luoghi meritevoli di essere visitati.
Circa 2mila le persone coinvolte.

Poi il Contest fotografico, che proprio dai libri proposti in rassegna trae ispirazione.
Ai partecipanti, infatti, veniva chiesto di individuare fra quei volumi una frase particolarmente evocativa, da abbinare ad una fotografia di propria produzione.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato fra gli altri il sindaco di Gavardo  Davide Comaglio, il vicesindaco Ombretta Scalmana con delega alla cultura, l’assessore comunitario alla cultura Claudio Ferremi, Alessandra Vittici per il Sistema bibliotecario e Alessia Arti che si è dedicata più direttamente ad organizzare gli eventi di FeliceMente.

Il primo premio è andato a Massimiliano Ferrari, di Concesio, che ha magistralmente interpretato la “danza immobile” che si ritrova in “Non volevo morire vergine” di Barbara Garlaschelli, con una foto che ritrae allo stesso tempo un corpo immobile e la sua anima che si eleva danzando.

Il secondo premio è stato meritato da Elisa Della Bona, fotografa di Remedello, per l’interpretazione della frase “"ma, cara, non ha paura di attirare le formiche nella borsetta, portandosi sempre dietro tutti quei dolciumi?", tratta da “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” di Fannie Flagg.

Il terzo premio è andato alla “nostra” Mariarosa Lombardi, volcianese di Capovalle, con uno scatto evocato da "Quella di prendersi del tempo è una cura semplice per i mali dell'anima", frase presa da “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani.

C’è stato anche un quarto premio “speciale della giuria”, assegnato alla 18enne salodiana Valentina Brando, per la sua straordinaria interpretazione di ““Devo assolutamente ricordare e ritrovare la donna dimenticata. Più che dimenticata, dissolta. Una donna che camminava, parlava, dormiva. Al pensiero che i suoi occhi erano capaci di guardare, le sue orecchie di udire, la sua pelle di sentire, mi commuovo” contenute in “Le parole per dirlo” di Marie Cardinal.

Bravi tutti: fotografi, organizzatori, amministratori e sponsor.

.in foto: foto di gruppo; il primo classificato; la seconda classificata; la terza classificata.


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