A Desenzano con Adelmo Cervi
di red.

Fra gli ospiti del raduno delle sardine gardesane e valsabbine atteso a Desenzano per questa domenica alle 17, ci sarà anche Adelmo Cervi, figlio di Aldo, uno dei sette famosi fratelli


L’appuntamento è alle 17 in Piazza Malvezzi, ma l’invito è ad arrivare qualche minuto prima.
Gli organizzatori, infatti, hanno chiesto ai partecipanti di programmare la sveglia sul telefono cellulare giusto per le 17.

Sarà quello il segnale che darà inizio alla manifestazione
, che comincerà intonando il “Nessun dorma” di pucciniana memoria, che è diventato un po’ l’inno delle sardine gardesane, che l’hanno cantato la scorsa settimana anche in occasione di un flash mob organizzato davanti al municipio di Salò.

Adelmo Cervi dunque.
«Il 28 dicembre 1943, al Poligono di tiro di Reggio Emilia vennero fucilati i 7 fratelli Cervi, membri attivi della Resistenza, che fondarono la “Banda Cervi” ed ospitarono nel proprio cascinale molti ex prigionieri italiani, russi, sudafricani, irlandesi – fa sapere la portavoce delle sardine gardesane Serena Uberti con una nota -. Adelmo porterà la sua testimonianza di persona che ha subito e superato tutto questo».

Poi continua:
«La storia della famiglia Cervi è densa di Resistenza accesa, di antifascismo, di scelte coraggiose pagate con le proprie vite. Il nonno di Adelmo, Alcide, entusiasmò anche Italo Calvino, che di lui scrisse: "Lotta contro la guerra, patriottismo concreto, nuovo slancio di cultura, fratellanza internazionale, inventiva nell'azione, coraggio, amore della famiglia e della terra, tutto questo fu nei Cervi”. Alcide sopravvisse ai figli e nel 1955 pubblicò il libro “Il miei sette figli”, un classico della Resistenza».

«Anche Adelmo scrive: ha pubblicato nel 2014 il libro “Io che conosco il tuo cuore”, nel quale racconta la propria storia, ma anche per rivendicare di essere figlio di un uomo, non solo di un mito e martire della II guerra mondiale.
Adelmo aveva appena compiuto quattro mesi alla morte dei padre e di tutti gli zii: oggi è un assoluto campione dell’antifascismo, e gira tutta Italia per parlare di anni che a lui costarono carissimi, per essere memoria vivente di un tempo che non può e non deve tornare mai più».

Così Adelmo parla delle sardine (comunicato diffuso oggi): «E' un movimento importante che dice no al razzismo e alla Lega, che spiega chi è Salvini, un rubastipendio che non andava al parlamento europeo, e da ministro girava l’Italia per cose sue».

«Noi da 50 anni facciamo piattaforme politiche e facciamo ridere i polli. E siamo sempre divisi – aggiunge -. Io litigo, ma poi resto sempre in mezzo ai miei compagni, ma ogni tanto dobbiamo ascoltare il cuore, e il cervello. Il cuore dice che dobbiamo darci da fare per la sinistra, il cervello di stare con Bonaccini perché altrimenti siamo nella merda».

«Mio padre era un capo politico della resistenza reggiana dagli anni 30. Da cattolico diventa un revolutionaries’, un comunista, per aiutare chi aveva bisogno, non per Stalin».

«Oggi lui direbbe: abbiamo conquistato la democrazia e non la sappiamo usare. Ma prima di prendercela con gli altri, dobbiamo dirci che abbiamo delegato troppo. Dobbiamo partecipare”.

«Questa volta si partecipa da Desenzano – conclude la Uberti -, vi aspettiamo coi vostri pensieri diLaganti».

.in foto: Adelmo Cervi; l'intera famiglia Cervi.

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