Professori in formazione per l'istruzione professionale
di Redazione
Al via per il secondo anno il progetto Fip, che coinvolge 45 insegnanti degli IIS “Cerebotani” di Lonato e “Don Milani” di Montichiari. L’obiettivo è offrire una visione sempre più attuale del mondo del lavoro da poter trasferire agli studenti
Quarantacinque professori degli IIS Cerebotani di Lonato del Garda e Don Milani di Montichiari partecipano alla seconda annualità del progetto “FIP-Formazione per l’istruzione professionale”, promosso dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia in collaborazione con AIB, Università Cattolica (Dipartimento di Scienze della Formazione) e Università degli Studi di Brescia (Dipartimento di Ingegneria) con l’obiettivo di offrire ai docenti una visione sempre più attuale delle esigenze del mondo del lavoro, da trasferire agli studenti.
Il percorso ha durata biennale: la prima annualità si è svolta tra gennaio e aprile 2019, ed ha visto il coinvolgimento di alcune importanti realtà bresciane: Cameo spa di Desenzano del Garda, IVAR spa di Prevalle e Feralpi Siderurgica spa di Lonato del Garda.
La seconda annualità ha preso il via oggi all’IIS Don Milani di Montichiari, in un appuntamento che, dopo i saluti di benvenuto, si è focalizzato sulla preparazione delle attività di lavoro di gruppo in classe, con le docenti Elisa Bara e Annalisa Viola (Scienze della Formazione, Università Cattolica).
Tra gennaio e maggio 2020 è previsto un totale di 8 incontri, che toccheranno anche temi quali Industry 4.0, realtà aumentata, IoT, dinamiche relazionali e gestioni delle classi difficili, relazioni educative.
Il progetto è nato a seguito di un tavolo di lavoro tra le parti coinvolte, fortemente voluto dal presidente di AIB Giuseppe Pasini per rispondere al problema della disoccupazione giovanile, e costituisce una novità assoluta, in grado di offrire un supporto di conoscenza e di visione della realtà economica, indispensabile per progettare i nuovi percorsi formativi: durante gli appuntamenti, gli insegnanti dell’indirizzo MAT (Manutenzione ed assistenza tecnica) avranno quindi la possibilità di confrontarsi con dimensioni, linguaggi e richieste di professionalità da parte del tessuto produttivo locale.
